Corriere dello Sport

IL DERBY ALLA JUVE E SARRI VOLA A PIÙ 7

All’Allianz Stadium il largo successo sul Torino vale doppio. Unico neo: due gialli Dybala-De Ligt, niente Milan Assolo-show della Joya poi Cuadrado Belotti (rigore) accorcia ma CR7 segna il suo primo calcio da fermo juventino Chiude Djidji (autogol). La

- di Alberto Polverosi

La Juve, a modo suo. Segnando altri 4 gol, con l’immancabil­e doppia firma di Dybala e Ronaldo, elevando il monumento di Buffon in cima alle presenze della storia della Serie A, lasciando ben poco agli avversari, anche se avevano le maglie granata, impadronen­dosi della partita fin dall’inizio e dominandol­a in alcuni settori, come quello di fascia destra. E trovandosi nella notte a +7 sulla Lazio, travolta dal Milan all’Olimpico. Dalla ripresa del campionato la Juve invece le ha vinte tutte, 4 su 4, con 13 reti, se ci mettiamo anche il pre-virus è arrivata a 9 successi di fila e non si notano cedimenti come nel recente passato.

LA RINUNCIA DEL TORO. La soluzione iniziale si chiama sempre Dybala. Come a Genova, Cuadrado gli ha appoggiato una palla semplice e lui l’ha trasformat­a in una pepita d’oro. Nemmeno tre minuti di derby, la Juve lo aveva già vinto. O forse il Torino lo aveva già perso prima, con le rinunce di Longo: se hai Ansaldi come terzino sinistro e lo togli per schierare Ola Aina, se hai Nkolou in mezzo alla difesa e lo metti fuori contro Dybala e Ronaldo per far giocare Lyanco non sono oggettivam­ente buone idee. Ola Aina è stato l’avversario ideale per Cuadrado: il colombiano c’è passato sopra. Lyanco ancora meglio: sullo slalom di Dybala è entrato in scivolata in area ed è finito col sedere per terra, sul dribbling di Cuadrado si è opposto tremando, anche perché Ola Aina, anziché andare in suo aiuto raddoppian­do la marcatura, è fuggito in mezzo all’area.

QUEL FENOMENO DI DYBALA. La Juve ha iniziato aggredendo il Toro, con il solito Bentancur e con un Rabiot un po’ più dentro il gioco. Gli stessi timidi migliorame­nti di Pjanic intravisti a Marassi sono apparsi più evidenti. Il resto della scena era di Dybala, che ha segnato a passo di danza (via Lyanco, via Izzo) e che ha toccato il punto più alto della sua tecnica col controllo e il tocco al volo per Ronaldo nell’azione del raddoppio. Il Torino ha impiegato un po’ di tempo per infastidir­e Buffon. C’è riuscito Verdi con una conclusion­e intorno alla mezz’ora, respinta dall’uomo del record. Proprio Verdi era il giocatore su cui il Toro riponeva le sue speranze, era il granata più incisivo, più intraprend­ente e sarà il primo a uscire. Mah.

I LAMENTI DI CR7. Dybala giganteggi­ava, Cuadrado era debordante, alla Juve mancavano la precisione di Bernardesc­hi (tante iniziative mai concluse a dovere) e soprattutt­o l’apporto di Ronaldo. Che sul finire del primo tempo è andato a lamentarsi con Sarri perché, a suo dire, non era servito e riverito con la palla sul vassoio d’argento. Sarebbe stato giusto il contrario, ovvero che fosse Sarri a lamentarsi con Ronaldo perché era fuori partita, lento e approssima­tivo. Sull’ultima azione del primo tempo è arrivato il rigore a favore del Toro per un fallo di mano di De Ligt. Belotti ha battuto Buffon.

E POI IL RISCATTO... La squadra di Longo ha iniziato bene la ripresa, la Juve sembrava un po’ meno certa del suo gioco. Forse è stata la stanchezza o forse la nuova aggressivi­tà dei granata a suggerire a Sarri di togliere Pjanic dopo appena 4' per far entrare Matuidi. Bentancur si è riappropri­ato del suo ruolo futuro, quello di centrale. La partita si è definitiva­mente chiusa con un altro errore di Ola Aina che ha allargato il braccio, poco oltre la sua area (proprio l’ideale, con CR7 nei paraggi...) per respingere un tiro di Danilo. Ronaldo ha piazzato il pallone e dopo 42 tentativi andati a vuoto ha segnato il suo primo gol su punizione con la maglia della Juventus. Mancava mezz’ora, il Toro ogni tanto ci provava, ma quando Longo ha tolto Verdi si è capi

to che andava bene ai granata perdere anche questo derby. Gli ultimi cambi si sono trasformat­i nell’ultima condanna per l’allenatore e la squadra granata. E’ entrato Djidji che, senza alcuna pressione, in piena freschezza, ha deviato nella sua rete un cross di Douglas Costa. Ora per la Juve c’è il Milan: a S.Siro Sarri dovrà fare a meno dei diffidati Dybala (ammonito per una simulazion­e particolar­mente censurabil­e) e De Ligt (giallo in occasione del rigore granata).

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LAPRESSE, GETTY 25 Gol di Ronaldo: non accadeva da Sivori Cristiano Ronaldo è il sesto giocatore nella storia della Juventus a raggiunger­e le 25 reti in una singola stagione di Serie A ed il primo a riuscirci da Omar Sivori (25 gol nel 1960/61). Qui a fianco la punizione, a destra la sua esultanza
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GETTY Il colpo di biliardo di Dybala per il 2-0 juventino
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 ??  ?? Per Longo terza sconfitta consecutiv­a dopo il ritorno in campo post lockdown
Per Longo terza sconfitta consecutiv­a dopo il ritorno in campo post lockdown
 ??  ?? Per Sarri si tratta della quarta vittoria su quattro in campionato dopo la ripresa
Per Sarri si tratta della quarta vittoria su quattro in campionato dopo la ripresa
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