IBRA IMPONE LA LEGGE DEL PIÙ FORTE
Un tempo da titolare giocato nuovamente da grande protagonista senza età né limiti Lo svedese non è ancora al top ma torna a segnare su un calcio di rigore (dopo un gol annullato) e regala al Milan un altro pieno di personalità. E ora c’è la Juve...
Il suo ritorno da titolare non è stato banale. Nello stadio in cui aveva vinto il campionato 2010-11, sempre con addosso la maglia del Milan, e nel quale era stato protagonista di reti super sia con la Juventus sia con l'Inter, Zlatan Ibrahimovic ha dato un contributo determinante per un successo che rimette i rossoneri in corsa addirittura per il quinto posto. Lo svedese, che a Ferrara mercoledì era entrato negli ultimi 25' al posto di Rebic aiutando la squadra a rimontare dallo 0-2 al 2-2, ieri sera è stato inserito da Pioli nella formazione iniziale e non ha tradito le aspettative: un gol annullato per fuorigioco con una conclusione al volo da sottomisura su lancio di Saelemaekers, un rigore trasformato (con il brivido) per il momentaneo 2-0 e altre giocate... da Ibra. Il Diavolo con lui è un'altra squadra, con tutto il rispetto per Rebic che continua a segnare con regolarità e che durante l'assenza dell'ex Galaxy lo ha sostituito alla grande nel ruolo di centravanti. A livello di personalità, però, Zlatan dà qualcosa di speciale al gruppo, gli trasferisce una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e con lui in campo è più facile che Pioli sorrida. Se la società deciderà di non rinnovargli il contratto ascoltando Rangnick, si farà un terribile... autogol perché questo campione di 38 anni ha ancora tanto da dare al calcio italiano.
INFALLIBILE. Contro la Lazio Ibrahimovic si è confermato infallibile dal dischetto e ha realizzato il primo rigore da quando tornato a Milanello. Adesso la sua striscia in Serie A è di 14 penalty trasformati: l'ultimo risaliva al 6 maggio 2012, nel derby che il Diavolo aveva perso (4-2) contro l'Inter consegnando lo scudetto alla Juventus. Quello di ieri è stato il suo quarto gol in campionato, il primo post Covid, il quinto in stagione compresa la Coppa Italia. Con i biancocelesti ha segnato in 5 degli ultimi 7 incroci dimostrando di essere la loro... bestia nera. All'Olimpico è rimasto in campo solo 45' perché ancora non è al top dopo l'infortunio al soleo del polpaccio destro accusato il 25 maggio. La ripresa se l'è vista dalla panchina e al suo posto è entrato Rebic: ha fatto correre qualche brivido ai tifosi rossoneri davanti alla tv perché nel recupero della prima frazione ha subito un colpo ed è rimasto qualche secondo a terra, ma le prime impressioni, che dovranno essere confermate oggi a Milanello, parlano solo di una botta.
ORA LA JUVE. Zlatan martedì contro la Juventus non vuole assolutamente mancare visto che ha già dovuto saltare per infortunio la sfida di ritorno di Coppa Italia, dopo che in quella d'andata, nel pre Covid, aveva subito la seconda ammonizione della manifestazione. Stavolta vuole essere protagonista e magari segnare anche per confermare che, dopo essere stato 440 giorni senza vincere contro una grande, il Milan adesso ha ripreso a farlo: prima la Roma, poi la Lazio. E tra 48 ore a San Siro arriva la Signora...
E’ il 14° penalty in A 5° centro in stagione Il cambio a metà gara solo precauzionale