Corriere dello Sport

Marotta: Lautaro? Meglio se rimane

- P.gua.

Sarà anche vero, come sostiene Marotta, che Lautaro «non ha mai manifestat­o la volontà di andare via», ma quello che trasmette dal campo è un messaggio completame­nte diverso. Il sospetto (e ormai anche qualcosa di più), infatti, è che nella sua testa si senta già un giocatore del Barcellona. Altrimenti, non solo il suo rendimento sarebbe diverso (e la luce si era spenta già prima del lockdown), ma sarebbe anche più lucido e meno nervoso. L’episodio del rigore lo ha dimostrato in maniera inequivoca­bile. Lo ha voluto tirare a tutti i costi, andando a prendere il pallone dalle mani di Lukaku, che non si è opposto. Lo ha messo sul dischetto e poi ha calciato in maniera inguardabi­le. Conte aveva faticato a contenere la sua inquietudi­ne in panchina. Dopo la partita, però, ha confermato che non era d’accordo per quella scelta: avrebbe dovuto tirare il primo rigorista, ovvero Big Rom. «Preferisco glissare su ciò che è accaduto. Sono dinamiche che devono restare nello spogliatoi­o. Dico solo che potevamo fare meglio anche lì», ha sibilato il tecnico nerazzurro.

BAGNO DI REALTÀ. A questo punto, la speranza nerazzurra è che Lautaro faccia il prima possibile un bagno di realtà. Magari, il fatto che domani scada la clausola di uscita può servire in questo senso. Non che cambi qualcosa, visto che il mercato finirà solo il 5 ottobre.

Ma forse l’argentino si renderà conto che, almeno per il momento, il Barcellona non è in grado di soddisfare le richieste del club nerazzurro, ma anche che ha altre urgenze a cui badare. Marotta gli ha lanciato una ciambella di salvataggi­o: «Credo che restando all’Inter avrebbe la possibilit­à di migliorare e vedere più avanti cosa fare nella sua carriera. L’Inter è una grande squadre e farne parte deve essere motivo di grande orgoglio». Ma in casa nerazzurra occorre anche chiedersi se pure Sanchez non stia pagando per questa situazione. Entrato nel finale, infatti, il cileno ha fallito due gol fatti. Ci sta che, dopo l’ottima prestazion­e con il Brescia, si aspettasse di giocare dall’inizio, proprio al posto del “Toro” e invece ha cominciato dalla panchina. Insomma, là davanti l’Inter ha un problema che deve risolvere a tutti i costi.

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LAPRESSE Lautaro Martinez, 22 anni attaccante argentino

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