Corriere dello Sport

La Lazio del 2000 era a -9 dalla Juve a 8 turni dalla fine

- d.r.

ROMA - Se c’è una squadra che crede nei miracoli è la Lazio. Lo scudetto 2000 è stato lo scudetto della “remuntada” sulla Juve. La Serie A era a 18 squadre, si giocava nell’ordine di 34 giornate. Per fare un raffronto con il campionato attuale, organizzat­o per 20 squadre (38 giornate), si devono calcolare i punti che la Juve vantava sulla Lazio al 26º turno del torneo 1999-2000. La classifica recitava così: Juve 59 punti, Lazio 50. I biancocele­sti, a 8 partite dal termine, erano a meno 9 punti. Oggi Inzaghi insegue Sarri a meno 7, il distacco è inferiore, ma sono superiori gli ostacoli (le partite ravvicinat­e), la stanchezza (giocano sempre gli stessi), la condizione dei convalesce­nti (Leiva e Cataldi su tutti) e gli infortuni (lo stop di Correa è l’ultimo della lista).

IL CAMMINO. Nel 26º turno (anno 1999-2000) la Lazio aveva perso a Verona, la Juve aveva battuto il Torino (la curiosità è che per i bianconeri la stessa vittoria è avvenuta sabato scorso). Dalla 27ª giornata è partita la grande rimonta: la Lazio, nelle ultime otto partite, centrò 7 vittorie e un pareggio (fu decisiva la vittoria in casa della Juve, 0-1, l’1 aprile 2000, a 6 giornate dalla fine). La squadra di Ancelotti, alla 27ª e alla 28ª giornata, perse contro il Milan (2-0 a Milano) e contro la Lazio. I bianconeri, nelle ultime otto gare, vinsero 4 partite e ne fallirono altrettant­e, fecero 12 punti. La Lazio di Eriksson, con Inzaghi tra i protagonis­ti in campo, conquistò 22 punti. I laziali lo sanno, finì con i biancocele­sti in trionfo (72 punti) e la Juve annegata a Perugia (71 punti dopo la sconfitta del Curi), è la storia del ribaltone finale. Simone nei mesi scorsi ha raccontato alla Lazio di oggi le tappe di quella storica cavalcata, non mancherà di ricordarla da oggi in poi. Scettici e positivist­i si dividono nelle loro posizioni e supposizio­ni. Ma ci sono delle coincidenz­e, magari solo numeriche, con la rincorsa del 2000. La matematica consente il paragone. Si ripartirà domani: Juve 75 punti, Lazio 68. Difficile, non impossibil­e.

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Eriksson, 72 anni, e Simone Inzaghi: ricordi da scudetto

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