Corriere dello Sport

SCATTO ZANIOLO LUCE NEL BUIO

A sorpresa il ritorno agonistico del gioiello gialloross­o Fonseca lo ha mandato in campo nella ripresa dopo l’1-1 a meno di 6 mesi dal grave infortunio ai legamenti del ginocchio destro

- Di Roberto Maida

Fermi tutti, ripartono i sogni. Eh sì, un po’ di emozione è giustifica­ta. Quella chioma bionda, libera come la speranza, è il regalo più dolce che la Roma potesse aspettarsi in questo grigio finale di stagione, tra tormenti per il presente e preoccupaz­ioni per il futuro. Non era una convocazio­ne simbolica: Nicolò Zaniolo era davvero il rinforzo a sorpresa per la trasferta di Napoli, tanto è vero che Fonseca lo ha utilizzato come primo cambio del secondo tempo, al posto del coetaneo Kluivert litigante con se stesso per oltre un’ora di gioco.

IL SORRISO. A sei mesi meno una settimana dalla rottura del ginocchio, con pochi allemament­i veri nelle gambe, Zaniolo ha giocato quasi mezz’ora, senza poter incidere più di tanto (non sarebbe stato normale) contro la fisicità di Koulibaly. Ma intanto promette scintille per le prossime settimane, specialmen­te in prospettiv­a dell’Europa League visto che l’Uefa riaprirà le liste, alimentand­o l’interesse di

Roberto Mancini, che conta di convocarlo per le partite di settembre. In questo 2020 maledetto per tanti motivi Zaniolo è uno sguardo allegro verso l’avvenire. Nemmeno si aspettava di partire per Napoli, invece si è ritrovato dentro a una partita di Serie A. La Roma, dopo tre sconfitte consecutiv­e che mettono in discussion­e ogni programma industrial­e, aveva bisogno di una faccia contenta per sentirsi più solida. «Nicolò è andato bene - racconta il padre Igor da La Spezia ora deve lavorare per ritrovare la migliore condizione. Emozione?

Un po’ sì, ero curioso di rivederlo dopo molto tempo».

IL BILANCIO. Entrato al 21’ della ripresa a seguito del momentaneo pareggio di Mkhitaryan, Zaniolo ha toccato 10 palloni, perdendone 2, con il 100 per cento dei passaggi giusti, ma soprattutt­o ha trasmesso segnali di ottima tenuta fisica nei contrasti. Non è bastato alla Roma per evitare un altro risultato negativo, che complica anche la corsa al quinto/sesto posto, ma almeno lenisce per qualche ora la delusione.

L’INFORTUNIO. Certo i problemi non sono pochi per Fonseca, rassicurat­o alla vigilia da Pallotta. La Roma ha dato lievi segnali di ripresa, grazie a un atteggiame­nto tattico più accorto e alla difesa a tre protetta da Veretout in versione De Rossi, ma non ha superato l’esame del San Paolo. Dieci sconfitte su trenta partite di campionato sono davvero un dato inquietant­e.

In più, ora,

Fonseca ha perso la sentinella inglese. Dopo mezz’ora di partita, Chris Smalling è stato costretto a chiedere il cambio per un fastidio muscolare. Dalla smorfia e dal modo di camminare, anche in uscita dallo stadio, il rischio di una lesione (all’inguine, zona delicata) appare concreto. Questo significa che con otto giornate di campionato ancora da giocare, Fonseca potrebbe non averlo più a disposizio­ne. Ma proprio mai più, perché il Manchester United non ha ancora concesso il nullaosta alla Roma in vista dell’Europa League.

Una mezz’ora di buoni spunti Il padre: «Nicolò ha fatto bene»

Ma il piatto piange, per Fonseca decimo ko in campionato E c’è Smalling ko

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LAPRESSE Zaniolo contrastat­o da Koulibaly a metà campo

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