Zenga: Due vere mazzate gol annullato e poi rigore
«Bellissima la rete di Simeone, regolamento a volte assurdo Ma il Cagliari mi è piaciuto»
Cagliari
Irimpianti del Cagliari cominciano con lo splendido gol annullato a Simeone per una manina galeotta e proseguono con la mancata sostituzione di Carboni dopo la prima ammonizione. A quel punto l’inesperienza ha giocato un brutto scherzo al promettente diciannovenne di Tonara, e forse Zenga si è pentito di non essere intervenuto per tempo. Per il resto niente da dire, anzi sì. Un’Atalanta così pimpante - almeno fino a quando non si è limitata a vivacchiare - con i pezzi grossi Gomez, Ilicic e Zapata per un’ora in panchina, più che esultare per l’ottavo successo a seguire e per essersi portata a un solo punto dall’Inter, dovrebbe mordersi le mani. Perché è una squadra che aveva le carte in regola per giocarsi lo scudetto e solo i tanti punti persi contro avversari di valore non eccelso la costringono ad accontentarsi di entrare in Champions.
DECISIVO. Intanto Muriel sembra non fermarsi più: un palo, il sedicesimo gol stagionale e la strabiliante media di una rete ogni 63’. Zenga, che lo aveva avuto alla Sampdoria, alla fine gli ha fatto i complimenti. Sull’incontro l’analisi del tecnico del Cagliari è lucida come sempre: «Abbiamo subito due mazzate non indifferenti. La prima è stata il meraviglioso gol annullato per un cavillo del regolamento. Sarà pure così ma è assurdo. Mi dispiace perché Giovanni (Simeone, ndc) aveva fatto un gol incredibile al termine di un’azione strepitosa. Poi l’espulsione e il gol subito. A quel punto pur subendo qualche importante occasione da gol abbiamo tenuto fino al novantesimo. Carboni? L’errore ci sta, ne farà altri. Alla squadra non posso rimproverare nulla».
CORSA. Giampiero Gasperini è soddisfatto in parte: «Abbiamo tenuto aperta una partita che dovevamo chiudere molto prima. Purtroppo ci è mancata un po’ di energia e lucidità. Paradossalmente con l’uomo in più siamo stati un po’ lenti e leziosi nelle conclusioni e quindi la gara è rimasta aperta. Il nostro obiettivo resta la qualificazione alla Champions, poi il record di punti per questa società. L’Inter? Non è il primo obiettivo ma a questo punto ci facciamo un pensierino».
COMPLIMENTI. Alessio Cragno si gode i complimenti di Zenga: «Io migliore in campo per il mister? Diciamo che abbiamo giocato da squadra. Per 60 minuti abbiamo retto in inferiorità numerica contro la squadra più in forma del campionato. Siamo riusciti a rimanere in partita e credo che tutto sommato le cose positive siano state tante. Per quanto mi riguarda è normale che dopo tanti mesi di assenza, più gioco e più ritrovo le sensazioni che mi mancavano».