Corriere dello Sport

«Il Parma era appagato»

- Di Alberto Rugolotto

Non cerca scuse, Roberto D'Aversa. «Abbiamo perso per poca determinaz­ione e poca cattiveria, siamo entrati in campo appagati e noi, se non diamo il massimo nell'atteggiame­nto agonistico, andiamo in difficoltà». Insomma, non c'è caldo e non ci sono episodi che tengano nel giudizio finale del tecnico crociato. «Le decisioni arbitrali hanno determinat­o fin lì, siamo stati ingenui nel primo rigore, per il secondo c'è ancora una regola poco chiara». Dopo le gare contro Inter e Verona l'allenatore aveva tirato in ballo con veemenza le scelte del Var e le direzioni di gara, in questo caso si concentra più sulle prestazion­i dei suoi giocatori, a partire da un primo tempo praticamen­te non giocato. «Direi non commentabi­le. Una statistica lo spiega bene, il numero di contrasti vinti dalla Fiorentina e persi da noi. Poi la reazione c'è stata, così come la volontà di portare a casa un risultato positivo. Ma abbiamo comunque fatto troppo poco anche per un pareggio».

DELUSIONE. La delusione è palpabile. La ripartenza dopo lo stop aveva fatto sognare, le ultime tre sconfitte di fila creano malumore anche se non mettono in discussion­e una salvezza già acquisita da tempo. D'Aversa trasforma in parole questa sensazione: «Abbiamo 6 punti in più dell'anno scorso, ma questo non ci deve bastare. Dobbiamo riprendere il cammino per non vanificare quanto fatto di positivo. È un campionato a sé, la classifica è corta, ma dobbiamo sempre giocare con la stessa fame. Sennò altro che zona Europa..». Per Roma conta di recuperare un Cornelius più in forma e un Kulusevski meno stanco.

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