«Il Parma era appagato»
Non cerca scuse, Roberto D'Aversa. «Abbiamo perso per poca determinazione e poca cattiveria, siamo entrati in campo appagati e noi, se non diamo il massimo nell'atteggiamento agonistico, andiamo in difficoltà». Insomma, non c'è caldo e non ci sono episodi che tengano nel giudizio finale del tecnico crociato. «Le decisioni arbitrali hanno determinato fin lì, siamo stati ingenui nel primo rigore, per il secondo c'è ancora una regola poco chiara». Dopo le gare contro Inter e Verona l'allenatore aveva tirato in ballo con veemenza le scelte del Var e le direzioni di gara, in questo caso si concentra più sulle prestazioni dei suoi giocatori, a partire da un primo tempo praticamente non giocato. «Direi non commentabile. Una statistica lo spiega bene, il numero di contrasti vinti dalla Fiorentina e persi da noi. Poi la reazione c'è stata, così come la volontà di portare a casa un risultato positivo. Ma abbiamo comunque fatto troppo poco anche per un pareggio».
DELUSIONE. La delusione è palpabile. La ripartenza dopo lo stop aveva fatto sognare, le ultime tre sconfitte di fila creano malumore anche se non mettono in discussione una salvezza già acquisita da tempo. D'Aversa trasforma in parole questa sensazione: «Abbiamo 6 punti in più dell'anno scorso, ma questo non ci deve bastare. Dobbiamo riprendere il cammino per non vanificare quanto fatto di positivo. È un campionato a sé, la classifica è corta, ma dobbiamo sempre giocare con la stessa fame. Sennò altro che zona Europa..». Per Roma conta di recuperare un Cornelius più in forma e un Kulusevski meno stanco.