LA SALERNITANA STRINGE I PLAYOFF
Testacoda Ascoli Poi ben 5 scontri diretti (tre dei quali all’Arechi) possono valere l’intera stagione
Ora la Salernitana ci crede. La determinazione e la compattezza messe in campo contro Cremonese e Juve Stabia hanno rilanciato le ambizioni dei granata, che restano in zona play off ed avranno ben cinque scontri diretti nelle ultime sei partite: Cittadella, Empoli e Spezia all’Arechi, Crotone e Pordenone in trasferta. Insomma, il destino della squadra di Ventura è nelle sue mani. Prima di queste cinque finali, però, i campani venerdì dovranno vedersela con l’Ascoli al Del Duca. Una gara per nulla facile sia perché i bianconeri, che non vincono in casa dal 26 dicembre (1-0 col Pisa) e che sono reduci dalla vittoria di Cosenza, non possono perdere colpi essendo in piena zona play out, sia perché la Salernitana sarà priva di 5 calciatori per squalifica, tutti potenziali titolari: Lombardi, Aya, Jallow, Maistro e Dziczek.
ASSETTO. Proprio queste assenze potrebbero indurre Ventura a modificare l’assetto della squadra. Contro la Juve Stabia l’espulsione di Aya ha costretto l’ex ct a rivedere le scelte iniziali (3-4-1-2), passando alla difesa a quattro. La nuova linea, con Karo a destra e Curcio a sinistra, si è ben comportata. Ma ad Ascoli rientrerà Emmanuele Cicerelli e quindi gli uomini per il 3-5-2 ci sarebbero tutti. Qualunque sia l’assetto tattico, sembra comunque evidente che Sofian Kiyine è in grado di dare il meglio di sé da mezzala. Contro la Juve Stabia il belga-marocchino, inizialmente schierato da trequartista, è stato sontuoso quando è stato spostato in mezzo al campo dopo l’espulsione di Aya, dando ad Akpa Akpro il pallone del primo vantaggio granata. Rimetterlo a sinistra, dove invece potrebbe giocare Felipe Curcio, potrebbe essere un errore. In questa stagione, Kiyine ha fatto di tutto: quinto a destra e a sinistra, mezzala, trequartista e terzino.
FABIANI. Ieri pomeriggio la squadra ha ripreso a lavorare al Mary Rosy. «Gli scontri diretti? Il problema – dice il direttore sportivo Fabiani – è solo la Salernitana. Se la squadra gioca come sa, con cinismo e concretezza, può fare risultato con chiunque. Indubbiamente contro Cremonese e Juve Stabia il gruppo ha dimostrato compattezza e determinazione, ma dovrebbe giocare così dall’inizio. Lo spirito da seguire è quello dei vari Di Tacchio, Akpa Akpro, insomma dello zoccolo duro».
INGENUITÀ. Serve, dunque, una squadra che abbia il carattere delle ultime due partite, ma che allo stesso tempo non si complichi la vita con ingenuità e disattenzioni. Delle prime otto in classifica la Salernitana, insieme al Pordenone, è la formazione che ha subito più gol, trentotto, di cui sei dalla ripresa del campionato e quindi nelle ultime quattro gare. Molte di queste sei reti, se non tutte, sono state subite per errori individuali o di posizione.
DJURIC. Ad Ascoli, accanto al confermatissimo Cedric Gondo, in attacco rivedremo Milan Djuric, che ha tirato il fiato contro la Juve Stabia, entrando solo nel finale. Il bosniaco è uno dei punti di forza della squadra di Ventura ed ha già raggiunto la doppia cifra, miglior risultato stagionale in carriera. A centrocampo potrebbe trovare posto Capezzi, con Di Tacchio ed Akpa Akpro.