Corriere dello Sport

SUPERVELOC­ISTI RE ALLA MENNEA

Rieti ha esaltato il lavoro svolto dall’azzurro sullo sprint Solo Pietro davanti a lui nell’all around 100-200-400 Ora nel mirino ha due record

- Di Franco Fava

Usain Bolt, Michael Johnson, van Niekerk... I mostri della velocità breve e prolungata sono ancora lontani. Ma, dopo i sorprenden­ti progressi di sabato a Rieti su 100 e 200, il leader europeo del giro di pista, Davide Re, è arrivato a un soffio da Pietro Mennea nella speciale combinata 100-200-400. Una graduatori­a che si addice all’ex maestro di sci di Imperia, reatino d’adozione, che con il personale di 10”47 e 20”69 (progresso monstre di 47 e 21 centesimi rispettiva­mente) e il 44”77 del record italiano stabilito poco più di un anno fa (primo italiano a scendere sotto il muro dei 45”), ha totalizzat­o 75 secondi e 93 centesimi, arrivando a soli 33/100 da Pietro il Grande. Con la duplice impresa sabina, il 27enne finanziere ha scavalcato, nella classifica che gli anglosasso­ni chiamano “all around”, Matteo Galvan (10”38, 20”50 e 45”12, per un totale di 76”00), l’ex primatista dei 400, nonché compagno di allenament­o a Rieti nella prestigios­a scuderia di Chiara Milardi.

«E’ un onore essere salito su questo podio sui generis accanto a Mennea. Per me è un incentivo a crescere ancora sui 400 per poter diventare nel 2021 a Tokyo il primo azzurro della storia a centrare una finale olimpica». Lo scorso autunno ai Mondiali di Doha l’aveva mancata per soli 8/100.

PORTOGHESE. Essere entrato nel gotha della velocità “allargata” non è un riconoscim­ento da poco per lo studente di medicina. Anche se va riconosciu­to come la somma dei tempi premia maggiormen­te gli specialist­i del cosiddetto giro della morte. Distanza alla quale Mennea si è dedicato solo nell’ultima parte della carriera e soprattutt­o in chiave 4x400.

Ma è notevole il balzo in avanti di Re anche se si esamina la classifica combinata con un taglio più coerente ai valori tecnici di ciascuna gara. Come? Assegnando i punteggi della Tabella portoghese, unico metro di confronto tecnico tra le varie discipline riconosciu­to da World Athletics. In questo caso il velocista italiano più completo è sempre Mennea: con 3.587 punti (19° su scala mondiale), l’ex primatista mondiale dei 200 spicca su Pierfrance­sco Pavoni, Andrew Howe, Matteo Galvan e, appunto, Re, che totalizza 3.360 punti.

Ma se analizziam­o sempre con i punteggi della tabella Portoghese le performanc­e sull’accoppiata 200-400, anche in questo caso Re sale sempre sul podio (2.310 punti) con Mennea (2.384) e Pavoni (2.305).

«Non pensavo di andare così forte sulle distanze brevi, è il frutto del lavoro sulla velocità fatto con Chiara in chiave 400 per migliorare soprattutt­o nella prima metà gara», spiega la fiamma gialla, che ha già in testa un altro traguardo importante in questa stagione anomala, senza Olimpiade ed Europei.

SABIA. «Il prossimo obiettivo è l’omaggio a Donato Sabia (il due volte finalista olimpico degli 800, nel 1984 e 1988, che il Covid-19 si è portato via due mesi fa; ndr). Per questo il 23 a Rieti rincorrerò il suo record italiano di 1’00”08 che fissò a Busto Arsizio nel 1984 sull’atipica distanza dei 500 metri. Glielo devo. Ci ero andato vicino già due anni fa a Rieti con 1’00”27». Obiettivo scendere solo il minuto e magari fare un pensierino anche al primato mondiale. Il tempo di Sabia, infatti fino al 2013 fu anche record assoluto. Migliorato poi dal cubano Oreste Rodriguez Williams con 59”32.

«Quando parliamo di record mi piace restare con i piedi per terra. Certo il primato è lì, a portata di mano. Ma ho bisogno di qualche gara in più». Intanto tra nove giorni, il 16 luglio a Savona, torna sui 400: «Non faccio previsioni: due più due in atletica non sempre fa quattro. Nel senso che ora che ho più velocità di base devo abituarmi a distribuir­la sui 400 metri. Ci vuole tempo ed esperienza». Non lo dice, ma la passione di Re è abbattere i muri. Come quello dei 44” sul giro: oggi non più impossibil­e. Assieme a un 20”40 sui 200, un passo fondamenta­le per piazzarsi sulla scia del solo Mennea anche nella prestigios­a classifica a punti della federatlet­ica internazio­nale.

Attaccherà i primati di 400 e 500: «Ma in atletica 2 più 2 non fa sempre 4»

 ?? SPRINT ACADEMY/COLOMBO ?? Davide Re, 27 anni, ligure trapiantat­o a Rieti ed ex maestro di sci, ha mancato per 8 centesimi la finale mondiale dei 400, lo scorso anno a Doha. E’ allenato da Chiara Milardi
SPRINT ACADEMY/COLOMBO Davide Re, 27 anni, ligure trapiantat­o a Rieti ed ex maestro di sci, ha mancato per 8 centesimi la finale mondiale dei 400, lo scorso anno a Doha. E’ allenato da Chiara Milardi
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