Corriere dello Sport

Amrabat e Rrahmani da battaglia Sanchez brilla, Lukaku fa muro

Silvestri bravo su Lautaro, sui gol non può far nulla. Faraoni utile Brozovic fatica a costruire. Godin nella ripresa gioca più sicuro

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H.VERONA Silvestri 7

Due interventi nel primo tempo, su Gagliardin­i e Sanchez (punizione), fatti bene. Sui gol non può farci niente. Bravissimo di fronte a Lautaro Martinez.

Rrahmani 7

Non è raro vederlo partire senza palla per portare il pressing su Young in avvio di azione dell’Inter. Difficile controllar­e uno così, l’Inter lo capisce bene nell’azione del 2-2: serpentina e assist per Veloso.

Gunter 6

Serata impegnativ­a, trascorsa in appoggio a Kumbulla. Esce una sola volta dalla linea difensiva, trascinato da Sanchez, e prende un’ammonizion­e.

Kumbulla 5,5

Incollato a Lukaku, è uno scontro di muscoli. Scontro che perde solo quando il belga riesce a girarsi e a centrare il palo prima del gol di Candreva. Contro Lautaro, non ha lo stesso passo e rischia di brutto. Epereur (39’ st) sv

Faraoni 6

Difende con efficacia contro Young, ma soprattutt­o sale per dare ampiezza alla manovra offensiva di Juric.

Veloso 7

E’ un giocatore pensante, ma anche con una bella resistenza. Il suo famoso sinistro si stampa prima sul palo di Handanovic, però la parte più bella di quel gesto arriva prima del tiro, quando muovendo la palla salta Gagliardin­i e Brozovic per poi anticipare De Vrij. E’ ancora più preciso sul gol, quando arriva liberissim­o a rimorchio dell’azione.

Amrabat 7

Il “trattore” sta al fianco di Veloso e mette dentro la partita le sue doti naturali, ovvero tecnica, corsa e resistenza. Come spesso accade, la sua gara si trasforma in una battaglia, rischia il secondo giallo, ma non molla mai e continua a dribblare fino al 96’.

Dimarco 6,5

Padrone della corsia di sinistra per 45 minuti. Suo il lancio per la rete di Lazovic, suo un sinistro al volo che esce di un soffio. L’intesa con Lazovic, in questa zona del campo, crea i veri problemi alla difesa interista. La situazione si rovescia nella ripresa. E’ sfortunato per l’autorete di petto.

Adjapong (21’ st) 6

Si fa vedere in una bella chiusura.

Pessina 6

A logica dovrebbe stare a destra, in realtà lo troviamo spesso dall’altra parte del campo per unire le sue qualità a quelle di Lazovic lasciando così Godin senza un riferiment­o.

Lazovic 7

E’ in partita prima che inizi. Il gol è un altro gioiello di questo giocatore protagonis­ta di una stagione fantastica. Salta Skriniar come fosse un fuscello e poi fa partire la sassata. Verre (39’ st) sv

Stepinski 5,5

Lavora tanto, però con qualche imprecisio­ne di troppo.

Di Carmine (9’ st) 6

Meglio del suo predecesso­re.

Juric (all.) 7

Il meglio del Verona dura un tempo e in quei 45’ il suo calcio di movimento ha il sopravvent­o sul calcio monotono dell’Inter. Nella ripresa il calo atletico non toglie orgoglio e idee alla sua squadra. La sconfitta sarebbe stata ingiusta.

INTER Handanovic 5,5

Il tiro del gol di Lazovic è da due passi ed è anche violento, ma la palla fila sul suo palo e servirebbe una protezione più efficace.

Skriniar 4,5

Nemmeno un attaccante difendereb­be in quel modo approssima­tivo, incerto e sbagliato, su Lazovic nell’azione del gol. Sembra che si tolga di mezzo. In area veronese tenta due volte il tiro: inguardabi­li.

De Vrij 6

Stepinski e poi Di Carmine non gli creano problemi.

Godin 6

Per il movimento di Pessina resta spesso senza avversario e la sua presenza, in quella parte di campo, è inutile. Nel secondo tempo, da giocatore esperto, capisce che non può restare ai margini, sale in area veronese e piazza l’assist per il palo di Lukaku. Anche dietro, diventa più sicuro.

Candreva 7

La sua fascia è dove il Verona per tutto il primo tempo dà il meglio di sé. Lo marca (bene) Dimarco, quando è necessario lo raddoppia Lazovic, mentre lui non ha mai un sostegno. Ma nel secondo tempo si prende la scena, con il gol del pareggio e con il cross che, deviato da Dimarco, porta l’Inter al sorpasso.

Brozovic 5,5

Ci prova di destro e di sinistro, senza risultati. In mezzo al campo fatica a costruire azioni incisive.

Vecino (25’ st) 5,5

Non sembra in condizione.

Gagliardin­i 5,5

Quando Veloso fa partire l’azione del palo, è il primo a farsi saltare. Cresce un po’ nella ripresa.

Young 6

Un tempo intero a osservare cosa accade dalla parte opposta. Non si propone mai. Ma a inizio ripresa è proprio un suo inseriment­o a favorire il gol del pareggio interista.

Borja Valero 5,5

Gioca più avanti della coppia Gagliardin­i-Brozovic, però per 45’ non trova spazi. Nel secondo tempo entra nell’azione del gol di Candreva. Nient’altro.

Eriksen (43’ st) sv R. Lukaku 6,5

Deve fare il “muro”, gli buttano la palla e lui l’appoggia. Gioca tutto il primo tempo senza vedere mai la porta, nel senso letterale, dà sempre spalle a Silvestri. Nel secondo, la prima volta che riesce a liberarsi di Kumbulla, centra il palo e poi Candreva fa il tap-in.

Lautaro Martinez (31’ st) 6

Un solo spunto, ma alla sua maniera: scappa via a Kumbulla, però trova Silvestri a togliergli il gol.

Sanchez 7

Gioca anche quando l’Inter soffre. E’ uno dei più brillanti della sua squadra, lega centrocamp­o e attacco trovando sempre la posizione giusta.

Conte (all.) 5

L’Inter gioca due partite distinte. La prima è una sofferenza, la seconda è sorprenden­te per ritmo e intensità. In questa parte di gara però la squadra ha ancora dei vuoti come si vede nel 2-2. Ancora una volta i cambi non convincono. E ora l’Inter è quarta.

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ANSA Romelu Lukaku (27 anni) è alla sua prima stagione all’Inter. Contro il Verona è stato sostituito nella ripresa da Lautaro
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4,5 IL PEGGIORE Skriniar
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IL MIGLIORE Veloso

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