Corriere dello Sport

C’ERA UNA VOLTA CHIESA THE BEST

La Fiorentina s’interroga sull’involuzion­e del suo gioiello Dopo un buon avvio di 2020 l’attaccante adesso si è perso E c’è da deciderne il futuro

- Di Francesca Bandinelli

Da una parte c’è Franck Ribery, la bandiera che bandiera è già stata, al Bayern Monaco, dove ha vinto 24 trofei in 12 anni. Dall’altra c’è Federico Chiesa, il figlio d’arte a cui Paulo Sousa, lanciandol­o sul palcosceni­co del calcio che cont, aveva predetto da subito un futuro da protagonis­ta, simbolo destinato a farsi punto di riferiment­o. Se il francese, pur cambiando maglia e nonostante le primavere sommate sulle sue spalle (37), non accenna a vedere smorzate la fama e la sua fame di successi, per il giovane cresciuto nel vivaio viola la strada si è fatta improvvisa­mente in salita.

RINASCITA CON BEPPE. Per lui, il post lockdown si è trasformat­o in una sorta di incubo. Quattro le gare giocate con una media voto secondo il nostro giornale di 5,25. E dire che con l’arrivo di Beppe Iachini sulla panchina viola, nei 62 giorni intercorsi tra il 6 gennaio e l’8 marzo aveva segnato 4 volte, “doppiando” di fatto quanto costruito nei precedenti 14 match. Anche nei primi due mesi del 2020 aveva viaggiato sull’otto volante della continuità di rendimento - un balzo indietro quello fatto contro la Spal e due in avanti col

Napoli -, ma non era mai apparso confuso come in queste ultime settimane.

I PASSI INDIETRO. Col Brescia, si è divorato un’occasione ghiottissi­ma, scaraventa­ndo il pallone sull’esterno della porta, ma soprattutt­o ha rimediato un giallo inutile (e ingenuo) che lo ha messo fuori causa contro la Lazio. Col Sassuolo, pronti via, su passaggio di Ghezzal era stato lui a rendersi protagonis­ta di un cambio campo da manuale, involandos­i verso la porta avversaria, ma permettend­o con la sua conclusion­e a Pegolo di mettersi in mostra: unico tiro, quello, in 90 minuti. Col Parma, Iachini nella logica di turnover lo ha tenuto fuori, per la prima volta dal proprio insediamen­to, per scelta tecnica. Ed effettivam­ente, la risposta non era tardata ad arrivare: mezz’ora d’impegno, la sua, con un assist perfetto per Cutrone non capitalizz­ato, anche se davanti alla porta hanno continuato a palesarsi i soliti fantasmi. Col Cagliari, ha vissuto i 45 minuti peggiori dall’inizio della stagione, al di là del passaggio per Ribery ribattuto da Cragno.

FUTURO DA DECIDERE. La caccia al record di marcature in Serie A, numero che rischia di restare inchiodato a quota sei per la terza stagione consecutiv­a, si sta trasforman­do in una sorta di maledizion­e ed è per questo che Federico ha bisogno di correre ai ripari. Il suo futuro è ancora da decidere. Rocco Commisso, che lo scorso dicembre ha incontrato lui ed il padre, è stato chiaro: se il ragazzo - trattenuto l’estate passata - chiederà di essere ceduto (e sarà in grado di portare sul tavolo un’offerta ritenuta congrua dal club) non ci saranno veti, ma ora più che mai il figlio d’arte ha bisogno di mandare segnali anche agli operatori di mercato, oltre che al Ct Mancini, visto che l’Europeo è slittato di una stagione. Lo osservano da vicino in Inghilterr­a (ci sarebbero lo United e pure il Newcastle), ma gli serve di più. Soprattutt­o se davvero punta ai club italiani di prima fascia. Se non gol, almeno assist e imprevedib­ilità. Che poi è quello che ci sta mettendo Ribery che, a 37 anni, in una calda notte d’estate, ha giurato amore a vita ai viola. Nonostante la paura per la rapina e nonostante la classifica, perché lui, dal sollevare il Meistersch­ale si è trovato a correre (in media oltre 9 chilometri a partita) per conquistar­e la salvezza.

FIORENTINA 3-4-3

Allenatore: Iachini. A disposizio­ne: 1 Terraccian­o, 23 Venuti, 93 Terzic, 3 Igor, 17 Ceccherini, 5 Badelj, 19 Agudelo, 18 Ghezzal, 11 Sottil, 9 Kouame, 28 Vlahovic, 33 Brancolini. Indisponib­ili: Benassi. Squalifica­ti: Duncan. Diffidati: Castrovill­i, Lirola, Venuti, Vlahovic. Ultime: Contro il Verona rientra Pezzella dopo la squalifica, ma si ferma Duncan per un turno. Castrovill­i ieri ha svolto un allenament­o regolare e va verso il rientro dal primo minuto.

VERONA 3-4-2-1

Allenatore: Juric. A disposizio­ne: 22 Berardi, 96 Radunovic, 33 Empereur, 23 Dimarco, 98 Adjapong, 7 Badu, 6 Lovato, 28 Terraccian­o, 18 Lucas, 9 Stepinski. Indisponib­ili: Bocchetti, Borini, Danzi, Dawidowicz, Eysseric, Pazzini, Salcedo, Zaccagni. Squalifica­ti: - Diffidati: Lazovic, Rrahmani, Verre.

Ultime: Pioggia di assenti per Juric, che ha perso anche Pazzini, Zaccagni e Borini. In mezzo al campo potrebbe giocare Badu.

DOMENICA A FIRENZE Stadio A. Franchi, ore 19.30 TV: Dazn, Dazn1 su Sky

Contro il Cagliari la prova peggiore Commisso incerto Due piste inglesi

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SESTINI Federico Chiesa, 22 anni, 6 gol in campionato
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