Corriere dello Sport

«Bentornato ad Alonso Ma la mia macchina no»

Ricciardo sull’ipotesi di Fernando subito in pista nei venerdì mattina «Voglio guidare il più possibile»

- Di Fulvio Solms

Bentornato a Fernando Alonso, ma per qualcuno è bene che non si esageri. Il rientro di un asso la cui effettiva grandezza, lo sappiamo tutti, non è sufficient­emente espressa da due titoli mondiali (2005 e 2006), sta creando euforia all’interno della Renault, desiderosa di un rilancio delle sue prestazion­i e della sua credibilit­à in Formula 1, e molto motivata dopo l’annuncio del rientro in casa del suo campione recente più rappresent­ativo.

Nessuno è scontento, neanche chi gli cede la macchina perché si tratta di Daniel Ricciardo, desideroso di passare alla McLaren che dal 2021 sarà motorizzat­a Mercedes, mentre a sua volta Carlos Sainz smania per lasciargli la sua e saltare sulla monoposto più rossa che ci sia. Sono tutti così effervesce­nti nell’attesa, che desiderere­bbero una rottura anticipata tra Vettel e Ferrari per far scattare l’effetto domino già nel corso di questo Mondiale.

CON LA CONDIZIONA­LE. Ma non è questo il punto: il fatto è che il benvenuto di Ricciardo ad Alonso è condiziona­to. E’ circolato infatti il concetto dell’«aiutare Alonso», che apriva le porte a un’ipotetica sua presenza in macchina già quest’anno nella prima sessione di prove libere al venerdì mattina, un po’ per riprendere confidenza con le Formula 1 e un po’ per dare un contributo allo sviluppo. Ma a quel punto Daniel Ricciardo s’è inalberato.

«Ho sentito qualcuno pronunciar­e le parole “Aiutare Alonso” - ha detto l’australian­o - ma Fernando non ha bisogno di aiuto, non ha certo perso la sua velocità con l’età. Nella sua ultima stagione in Formula 1 (2018; ndr) è stato competitiv­o, ha sempre tirato fuori il massimo potenziale dalla vettura. Non credo proprio che abbia bisogno di aiuto, poi se ci riferiamo alle riunioni tecniche e ai feedback non c’è problema, rimango disponibil­issimo. Ma io voglio guidare il più possibile».

PRONTA REAZIONE. Dev’essere stata solo una voce, o al limite un “aiuto aiuto è scappato il leone, per vedere di nascosto l’effetto che fa”. Se questo era, Ricciardo ha saputo reagire prontament­e. Nessuna riserva nei confronti di Fernando, peraltro: «Sono entusiasta di poter correre di nuovo contro di lui. Personalme­nte abbiamo avuto belle battaglie, ma ho sempre provato un grande rispetto nei suoi confronti, dunque la ritengo una cosa fantastica».

Lo stesso Cyril Abiteboul, ancora inspiegabi­lmente a capo di una Renault che da anni è in difficoltà, ha dovuto precisare: «Non credo proprio che Fernando abbia bisogno di guidare nei venerdì mattina per riprendere fiducia con le Formula 1, né la cosa è nei nostri piani. Volendo, potremmo sempre farlo girare con una vettura del 2018».

Ricciardo poi, col suo sorrisone a sessantaqu­attro denti, ha anche specificat­o di essere felice del rientro in Formula 1 di Alonso «perché troppi ragazzini cominciano a farmi sentire vecchio, è bello che arrivi chi lo è più di me».

OCON FELICE. Tra questi c’è pure il suo attuale compagno di squadra, il ventitreen­ne Esteban Ocon, cui l’arrivo di Alonso non potrà che fare bene. Fernando è un idolo del francese, il quale è stato già ricambiato con frasi carine dal celebrato campione.

«E’ fantastico - ha aggiunto ieri Ocon, richiesto di un parere sull’arrivo del Nano in squadra nel 2021 - Ovviamente Fernando è molto legato al marchio Renault e se guardi al successo che ha avuto con loro, è certamente una cosa fantastica che torni. Può far evolvere la macchina e dovremo riuscire a costruire qualcosa di nuovo, con lui in arrivo». E’ quello che tutti si aspettano a Enstone, ma anche in Francia.

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GETTY Daniel Ricciardo, 31 anni, al lavoro con la Renault la scorsa settimana

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