Corriere dello Sport

LYLES FA 18”90! MA COL TRUCCO

Spettacolo online agli Inspiratio­n Games tra due continenti. Con un “giallo” sui 200 Il campione del mondo stampa un crono pazzesco, poi si scopre che ha corso soltanto 185 metri Contro un muro di vento (-3,7)

- Di Franco Fava

Quando il cronometro si ferma sull’incredibil­e tempo di 18”91, per scendere un attimo dopo addirittur­a a 18”90, c’è incredulit­à tra gli sparuti spettatori accorsi allo stadio di Bradenton, in Florida, per seguire la prima uscita dell’anno di Noah Lyles. La stessa incredulit­à che viene rilanciata al di qua e al di là dell’oceano dalla regia televisiva di Zurigo, che invia in diretta e sincronizz­ate in tutto il mondo le gare degli Inspiratio­n Games. E’ la gara dei 200. Oltre a Lyles, corrono in simultanea l’ex principe europeo del mezzo giro Lemaitre, a Zurigo, e l’olandese Martina sulla pista bagnata dalla pioggia di Papendal. Così, quando il campione del mondo proprio dei 200 (lo scorso ottobre a Doha) taglia il traguardo con un crono nettamente inferiore al record mondiale di Usain Bolt di 19”19 si capisce subito che qualcosa è andato storto.

Ma ci vuole qualche minuto prima che si scopra l’inghippo, anche perché Lyles è volato via come una scheggia dai blocchi. «No, non può essere», si sente ripetere dai canali che mandano il pazzo meeting in streaming in tutti gli angoli del mondo. No. Impossibil­e. Anche se Lyles sembra quasi crederci e va a cercare la velocità del vento sull’anemometro. Commentato­ri internazio­nali dislocati in sette diverse località del globo tra Stati Uniti e Europa, azzardano l’ipotesi che rispetto alla precedente gara sui 150, dominata dalla Felix e corsa controvent­o, gli organizzat­ori abbiamo invertito il rettilineo. Il senso di marcia insomma. No. Impossibil­e. L’illusione dura un attimo. Anche per Lyles, ovviamente, quando legge che ha corso frenato da un vento monstre di 3.7 m/s contrario. Lui non fa una piega.

INGHIPPO. E’ Steve Cram, ex principe del mezzofondo veloce, che dai microfoni della BBC svela da Londra il grossolano errore che ha consentito a Lyles di detenere per qualche minuto il record del mondo virtuale dei 200: «I giudici hanno posizionat­o il punto di partenza 15 metri prima del dovuto, quindi Lyles ha corso solo 185 metri». Intanto dalla cabina di regia di Zurigo era apparso il risultato: 1. 18.90 WR Noah Lyles (18”90 e record del mondo). Come dire che Lyles ha dato al Bolt di Berlino 2009 tre metri buoni (39/100 più veloce del Fenomeno).

«Un tempo così ci poteva anche stare, ma non con quel vento in faccia», ha commentato gaudente Lyles, che la scorsa estate era sfrecciato regolarmen­te sulla pista di Losanna in 19”50. Va bene essere l’erede destinato di Bolt, ma sbagli come quelli visti ieri in Florida rischiano di penalizzar­e l’atleta e il nobile tentativo degli organizzat­ori svizzeri di non rinunciare all’atletica-spettacolo anche con emergenza sanitaria in corso.

In realtà la prova di Lyles è stata da applausi. Anche consideran­do 15 metri in più, lo statuniten­se sarebbe tranquilla­mente sceso sotto il muro dei 20”. Vicino anche al suo primato di 19”50, se alle spalle ci fosse stato un vento solo regolare. «Con il lungo lockdown avevo deciso di saltare tutta la stagione, poi quando ho visto che si poteva tornare a fare qualche gara, mi son detto che ne valeva la pena perché il prossimo anno ai Giochi di Tokyo voglio vincere sia i 100 che i 200».

CONVALIDAB­ILE. Fosse stato corretto, il crono di 18.90 sarebbe stato omologato come record del mondo. Perché tutte le otto discipline del programma distribuit­e in sette differenti sedi avevano giuria e cronometri­sti in regola. E la stessa World Athletics, insieme alla Wanda Diamond League, aveva messo in palio 200.000 dollari di premi. Ovviamente la vittoria è andata a Lemaitre, che a Zurigo ha corso in solitudine in 20”65.

Tra le altre sfide da segnalare quella sulle 100 yards (91,44 metri), disputata sempre sulla pista di Bradenton e senza errori di misurazion­e: con vento contrario di 3.4 m/s, successo del canadese De Grasse in 9”68 sul francese Vicaut.

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BBC SPORT Noah Lyles, 22 anni, dopo la sua prova a Bradenton, in Florida
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La sala controllo degli Inspiratio­n Games, a Zurigo

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