Dalla Figc 3,3 milioni per i settori giovanili
Che nessuna società resti indietro. Il messaggio della Figc dall'inizio dell'emergenza sanitaria è abbastanza chiaro e ieri si è esplicitato in un nuovo piano d'intervento, massiccio e concreto. Le previsioni post Covid sono abbastanza preoccupanti, con il rischio di perdere il 30% dell'intero movimento di base. Così il presidente Gabriele Gravina è sceso in campo. Dopo aver assicurato nuova vita al pallone («Non voglio essere il becchino del calcio» disse il 19 aprile, con la ripresa del campionato in bilico), aver stanziato 21 milioni e 700 mila euro con un fondo per far ripartire sia i professionisti sia i dilettanti e il settore femminile, l'ultima novità da via Allegri riguarda ulteriori misure ad hoc destinate alla base.
IL PIANO. Nello specifico, si è deciso di abbattere il costo del tesseramento per i baby calciatori di quasi il 40%, con uno stanziamento pari a 1,3 milioni di euro e di garantire altri 300 mila euro a fondo perduto alle società di puro settore giovanile, dove l'intero lavoro è finalizzato alla valorizzazione del vivaio. Inoltre, la Federcalcio ha stabilito che restituirà la quota delle assicurazioni obbligatorie per la parte relativa alla sospensione dell’attività, pari a oltre il 30% del premio annuale (per un valore di 1 milione 650 mila euro). In totale, si tratta di un piano da quasi 3,3 milioni. «Siamo intervenuti a sostegno delle nostre bambine, dei nostri bambini, delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi - il commento di Gravina - Siamo una Federazione che dimostra di avere i piedi ben saldi a terra, ma che non rinuncia a programmare il futuro con ambizione e determinazione».