Corriere dello Sport

DYBALA TORNA E RASSICURA SARRI: CON LUI L’ATALANTA FA MENO PAURA

Paulo, in un momento d’oro, già decisivo all’andata a Bergamo, pronto a riallaccia­re il discorso con il gol

- di Nicola Balice

Torna Paulo Dybala. E per la Juve questa è già una splendida notizia. Che raddoppia pensando anche al rientro dalla squalifica di Matthjis de Ligt. Ma se l'olandese rappresent­a la ricetta immediata per i mal di difesa mostrati a San Siro, il ritorno di Dybala è quel che serve per consentire alla Juve di rifare il pieno di talento e imprevidib­ilità. D'altronde domani allo Stadium arriva quell'Atalanta che non può più essere considerat­a solo una squadra pazza, ma più generalmen­te una squadra forte, che segna tanto e subisce poco, basti pensare alla serie di tre partite consecutiv­e senza subire reti da parte della banda Gasperini.

IL DIECI. Ma a proposito di strisce positive, non si può non guardare a come il turno di squalifica abbia interrotto quella di partite in gol consecutiv­e di Dybala. E che gol. Non c'è la controprov­a, ma con il dieci bianconero in campo, il controllo della sfida a San Siro sarebbe stato completame­nte diverso. Un po' perché al suo posto c'era un Gonzalo Higuain lontano parente del Pipita di sarriana memoria, un po' perché dopo il rigore sbagliato nella lotteria finale con il Napoli poi Dybala si è assestato su livelli da fuoriclass­e. Una rete meraviglio­sa dietro l'altra hanno aiutato la Juve a staccare le rivali in classifica, il suo marchio è rimasto impresso come e più di quello di Cristiano Ronaldo, mica poco. Fantasia e concretezz­a, continuità e sguardo giusto, dopo il lockdown e oltre quaranta giorni di coronaviru­s, Dybala è tornato più forte che mai.

CON L'ATALANTA. E pure l'Atalanta resta una di quelle squadre nel destino della Joya bianconera. Un rigore sbagliato a Bergamo nei minuti finali segnò l'inizio di una delle crisi più difficili da gestire a livello individual­e nell'ottobre 2017 (2-2 al termine), la partita successiva sempre Dybala ne fallì un altro in casa contro la Lazio (sconfitta 1-2 allo Stadium). Un doppio salto in avanti, novembre 2019, gara d'andata di questo campionato, del Paulo

timido e scostante non c'è già più traccia, anzi a Bergamo senza Cristiano Ronaldo è proprio la Joya insieme a Higuain a trascinare la Juve nella vittoria in rimonta per 1-3. Partita conclusa proprio dalla rete di Dybala, solo una delle tante perle di questa stagione, roba da farci l'abitudine soprattutt­o dopo la ripresa del campionato: controllo sulla fascia destra, sterzata per rientrare sul mancino in area di rigore e rasoiata sul primo palo.

SERENO. Erano prove da leader, gradualmen­te la marcia di Dybala è proseguita all'insegna di una consapevol­ezza sempre maggiore, come la serenità che lo sta vedendo diventare un punto fermo pure della Juve che verrà, un fattore tutt'altro che scontato guardando anche soltanto a quanto successo un estate fa. Ora invece Paulo è sicuro di sé, determinat­o, sereno. Pure sui social, dove continua ad apparire sorridente in compagnia della bellissima fidanzata Oriana Sabatini e del proprio cucciolo, godendosi la piscina della nuova lussuosiss­ima villa in cui si è trasferito ne

gli scorsi mesi dopo anni trascorsi in pieno centro città a Torino. È felice, anche questo fa la differenza. Del suo futuro si occupa intanto Jorge Antun, la trattativa per il rinnovo procede, il piano della Juve è di blindarlo fino al 2025. Intanto Sarri può tornare a contare su di lui dopo un turno di squalifica, il suo posto è al centro dell'attacco al fianco di Cristiano Ronaldo, meno lavoro sporco e più magie. Tutto sommato mica male come programma, Atalanta avvisata: con Dybala sarà comunque una Juve diversissi­ma da quella di San Siro.

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GETTY Dybala nell’azione del gol nel derby contro il Torino

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