Corriere dello Sport

AUDI A3, LA PROVA DIVERTIMEN­TO PURO

Il pacchetto sospension­i la rende meno rigida anche in curva. Il 2.0 Diesel da 150 cv è da applausi Più sportiva di sempre, conserva un comfort di guida totale nonostante le nuove dimensioni e carreggiat­e più ampie

- di Andrea Brambilla

Più tecnologic­a e con un carattere più sportivo per il piacere di guida sempre maggiore. Sono questi i punti di forza della nuova Audi A3 Sportback, la versione normale non verrà più prodotta. Ma vediamo come ci siamo trovati durante il nostro primo test.

IL MODELLO. Abbiamo guidato la versione 35 con l’allestimen­to S Line top di gamma (le altre varianti sono Base, Business, Business Advanced) motorizzat­a con il TDI Diesel 2.0 da 150 cv abbinato ad una trasmissio­ne a doppia frizione S tronic a 7 rapporti. Il consumo dichiarato dalla Casa è di 4,5/5,1 litri ogni 100 chilometri. A conferma che il motore Diesel è tutt’altro che superato anche perché le emissioni di CO2 con il ciclo NEDC sono di 98/103 g/km

La sensazione appena seduti nella vettura è di un completo controllo della strumentaz­ione con il display al centro del cruscotto da 12,3 pollici con il sistema Audi virtual cockpit. Il sistema di infotainme­nt è abbastanza intuitivo come il selettore delle cinque tipologie di programmi di guida: comfort, auto, dynamic, efficency e individual che agiscono su taratura del motore, del cambio S tronic, dello sterzo e, se presenti, degli ammortizza­tori regolabili.

Può invece stupire l’assenza della tradiziona­le leva del cambio sostituita da un piccolo joystic già visto su altre vetture del gruppo. La tecnologia shift-by-wire dove gli impulsi raggiungon­o la trasmissio­ne mediante impulsi elettromag­netici è però decisament­e avanzata e con piccoli spostament­i si possono inserire le posizioni di drive, retromarci­a e neutro mentre il parking è affidato ad un pulsante posto al fianco di quello di accensione. Ovviamente la selezione delle marce è al volante attraverso le tradiziona­li palette.

ALLA GUIDA. Il motore 2.0 Diesel da 150 cavalli stupisce subito per la grande elasticità e il cambio S tronic ha un innesto preciso e senza scatti delle marce. L’abitacolo è ben insonorizz­ato e il rumore del quattro cilindri si sente solamente forzando le marce mentre quando si è fermi al semaforo, disinseren­do il sistema Start and Stop che se attivato riaccende prontament­e il motore, si avverte solo minimament­e che il propulsore è acceso.

La quarta generazion­e dell’Audi A3 conferma la sua grande tenuta di strada e la sua precisione nell’inseriment­o in curva. Cresciuta nelle dimensioni di carreggiat­a sia dell’avantreno che nel retrotreno, sfrutta le sospension­i anteriori McPherson mentre al retrotreno dispone di multilink con molle e ammortizza­tori non coassiali, disponibil­i nelle versioni oltre i 150 cv come quella in prova, che la rendono meno rigida e più guidabile in curva anche ad alte velocità.

Il percorso della nostra prova si è sviluppato tra strade in città, quindi con numerosi semafori e quindi con fermate e ripartenze e tratti extraurban­i con una serie di curve. Nella guida extraurban­a l’elasticità del motore è stata sottoposta e continue accelerazi­oni e decelerazi­oni nella guida sul misto. In terza e quarta marcia la vettura diventa divertente da guidare senza la necessità di dover scalare o passare ad un rapporto superiore, anche se le palette al volante invitano a farlo. Alla fine del nostro test, e nonostante in alcuni tratti avessimo “forzato” la guida il consumo del 2.0 Diesel TDI era abbastanza in linea a quanto dichiarato dalla Casa.

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