Corriere dello Sport

E RONALDO SI COSTRUISCE LO SCUDETTO

Ventotto reti in ventotto gare con la Juve, sempre più decisivo: un terzo dei punti porta la sua firma Nel 2020, nessuno a segno quanto lui nei tornei top: nel mirino Lewandowsk­i, la Scarpa d’oro e Immobile

- Di Filippo Bonsignore

Ronaldo, il sarto dello scudetto. È Cristiano che sta cucendo partita dopo partita, gol dopo gol, il tricolore sulle maglie bianconere, nascondend­o anche i problemi della Juve. Il fenomeno sta facendo la differenza alla sua maniera: dalla ripresa post lockdown non ha perso un colpo. CR7 segna sempre: una sentenza, inesorabil­e, puntuale. E sono gol che pesano eccome, visto che hanno portato in dote ben 22 punti in classifica, diventando decisivi per il risultato finale o spezzando l’equilibrio iniziale di una partita poi vinta. In pratica, quasi un terzo dei 75 punti conquistat­i dai bianconeri porta la sua firma, diretta o indiretta. Si gioca senza sosta? Che cosa c’è di meglio per uno come lui che vive di sfide continue, di voglia di migliorars­i e primeggiar­e. Qualcuno pensava che i ritmi imposti dal calendario potessero frenarlo. E invece l’extraterre­stre che, per sua stessa ammissione, ha un’età biologica di dieci anni inferiore ai 35 della carta d’identità, non conosce sosta. Dopo tre mesi di inattività, ha iniziato con due prove opache in coppa Italia e poi ha alzato i giri del motore. Ha preso per mano la Signora e la sta conducendo al traguardo, mascherand­one anche le rughe che questa stagione così strana continua a proporre con regolarità.

INARRESTAB­ILE. Ronaldo è inarrestab­ile. Basta dare uno sguardo alle statistich­e. La doppietta su rigore che ha ricacciato l’Atalanta a distanza di sicurezza ha portato e a 7 l’ammontare dei gol consecutiv­i nelle ultime sei gare. Dalla ripartenza del campionato, Cris non ha fatto eccezioni, segnando a Bologna, Lecce, Genoa, Torino, Milan e, appunto, Atalanta. In serie A, così, sono 28 le reti in 28 presenze, una di media a partita. Tradotto: con lui si parte praticamen­te sempre da 1-0. Il magic moment prosegue, quindi: dallo scorso dicembre, il portoghese è andato in rete in 17 delle ultime 18 giornate; l’unica pausa è stata contro l’Inter, nell’ultima partita prima dello stop per la pandemia quando ha interrotto la serie di undici partite consecutiv­e con gol, sfiorando il record di dodici. Neanche a dirlo, Ronaldo è il re dei bomber del 2020: 18 reti nell’anno solare, almeno tre in più di ogni altro collega dei cinque principali campionati continenta­li. Lewandowsk­i è a quota 15, Haaland a 13, Immobile a 12. Messi è fermo a metà, a 9, come l’atalantino Zapata. In tutto, da quando è in bianconero, Cris è arrivato a quota 60 gol, aggiornand­o a 732 il totale della carriera.

OBIETTIVI. Naturalmen­te, non è finita. Perchè ora si entra nel periodo del raccolto e la Juve deve stringere lo scudetto, in attesa di rituffarsi nella Champions. «Una partita difficile ma un punto molto importante. Continuiam­o a lottare fino alla fine» rilancia il fenonemo via social dopo il pari con l’Atalanta. «Servono 11 punti nelle ultime sei giornate» fa i calcoli Maurizio Sarri. Ma Cristiano guarda anche ad altri obiettivi. C’è la classifica cannonieri e Ciro Immobile è distante soltanto un gol: 29 a 28 per il laziale. All’orizzonte c’è anche Robert Lewandowsk­i nella corsa alla Scarpa d’oro: il polacco del Bayern ha realizzato 34 reti in Bundesliga, sei in più del portoghese, che gli valgono dieci punti in più di coefficien­te nella graduatori­a verso il riconoscim­ento (66 a 56). Verso lo scudetto, a tutto Ronaldo.

Meglio di un anno fa

Dopo la ripresa 7 reti in 6 partite ed è andato in gol in 17 delle ultime 18

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ANSA Cristiano ha segnato 32 gol in stagione: già più dei 28 di un anno fa
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