Corriere dello Sport

INZAGHI SCUOTE LA LAZIO

I retroscena del giorno di ripresa: dall’intervento del tecnico alle mosse della società Ieri mattina il confronto con la squadra: «Vi voglio più affamati e concreti». E Lotito medita di agire

- di Daniele Rindone

Ufficiali a rapporto! E’ stato Inzaghi ad ammonire la Lazio dopo il terzo ko di fila. Ha parlato solo lui ieri mattina, la società non è intervenut­a, è rimasta in silenzio. Lotito non s’è visto a Formello, c’era solo il diesse Tare. L’assenza del presidente non fa presagire nulla di buono, non a caso si vocifera che dopo Udine, in caso di debacle, la squadra potrebbe essere spedita in ritiro fino al match del 20 luglio contro la Juve. Si rientrereb­be a Roma giovedì mattina e si rimarrebbe nel centro sportivo fino a domenica, giorno della partenza per Torino. E’ un’ipotesi, può valere come sprone per suscitare una reazione immediata. Organizzar­e il ritiro a Formello significhe­rebbe predisporr­e camere singole e mensa in modo tale da rispettare tutti i protocolli vigenti.

LA RAMANZINA. La mattina del risveglio post-Sassuolo è stata incentrata sul confronto allenatore-squadra. Inzaghi non ha voluto aspettare, ha preferito parlare schiettame­nte al gruppo senza far passare altre 24 ore. Ha riunito i giocatori usando bastone e carota. Simone è conscio di tutta la situazione, anche degli errori commessi in fase di ripreparaz­ione, del caos recuperi, delle carenze fisiche, dei deficit esistenti. Ma non accetta l’atteggiame­nto della squadra, sembra essersi arresa, subisce le rimonte, non riesce più a reagire, ha perso il furore agonistico che le aveva permesso di dominare. Già dopo la partita di sabato il tecnico aveva lanciato accuse ripensando ai gol presi: «Nei mesi scorsi non li avremmo subiti», ha chiosato con amarezza. Si era lamentato anche nelle partite precedenti, era accaduto dopo Bergamo, dopo il Milan e dopo Lecce. A Simone non vanno giù i gol presi e i gol mancati, sempre ieri ha chiesto maggiore concretezz­a agli attaccanti. Dall’elenco non può essere escluso Immobile, l’uomo che più di tutti ha permesso a Simone di trasformar­e la Lazio in formato scudetto. Il suo calo vale come fotografia generale.

LA RIPARTENZA. «Dobbiamo compattarc­i», è stata la frase che Inzaghi ha utilizzato per chiudere la serataccia di sabato. L’ha utilizzata anche ieri mattina davanti ai suoi giocatori. Non è sua abitudine rimprovera­re senza ricaricare, sa toccare le corde giuste, in questi anni non sono mancate le stoccate, per fortuna della Lazio sono state inferiori rispetto alle congratula­zioni rivolte alla squadra. Serviva una nuova scossa, si spera che basti per difendere il secondo posto e agganciare ufficialme­nte la Champions. Restano cinque punti da conquistar­e per avere la certezza del pass, vanno acciuffati il prima possibile. La famiglia Lazio, tanto decantata nei mesi scorsi, non puà sfaldarsi proprio adesso. Le difficoltà ci sono, vanno superate: «Al di là delle assenze e dell’emergenza dobbiamo andare avanti, non si può perdere così», è un altro degli slogan scelti da Inzaghi a caldo.

LE RISPOSTE. I giocatori devono trovare nuove forze, sono chiamati a reagire subito. A Udine non si può fallire, il rischio di retroceder­e di posizione è troppo alto. La squadra è bombardata da giorni: dopo la sconfitta col Milan era stato il diesse Tare ad intervenir­e nello spogliatoi­o dell’Olimpico, aveva caricato il gruppo ringrazian­dolo per gli sforzi fatti. «Non potevate fare di più», era stato il messaggio scelto dal direttore sportivo. Lotito, giovedì scorso, aveva chiesto alla squadra di «non perdere dignità» dopo quanto di buono fatto fino a marzo. Il ko col Milan era stato “abbonato”, dopo Lecce (per quanto la batosta fosse stata forte) si era deciso di concedere una nuova chance senza aprire processi. Sabato si è toccato il fondo e l’intervento di Inzaghi è stato diretto. Sullo sfondo resta Lotito, pronto ad agire pesantemen­te.

Il presidente potrebbe ordinare il ritiro in caso di stop con l’Udinese

 ?? BARTOLETTI ?? Simone Inzaghi, 44 anni, cerca di caricare la Lazio durante il break con il Sassuolo
BARTOLETTI Simone Inzaghi, 44 anni, cerca di caricare la Lazio durante il break con il Sassuolo

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