Corriere dello Sport

Caos infortuni e il caso del nutrizioni­sta

- Di Fabrizio Patania

Lotito ieri si è chiuso nel silenzio. Una domenica in famiglia per provare a dimenticar­e. Così deluso e perplesso da disertare persino Formello. Scelta saggia per sbollire la rabbia. Cercherà di analizzare a mente fredda cosa è stato sbagliato. Ora non capisce come e perché la Lazio si sia dissolta. Attende spiegazion­i in merito alla preparazio­ne, alle scelte tecniche, alla gestione degli infortunat­i, ai dubbi palesati dai medici in ordine all’ingresso in corsa del nuovo nutrizioni­sta.

CONDIZIONE. Sotto esame c’è la preparazio­ne. Indovinata a luglio, forse non centrata a giugno. Già dopo il lockdown, Inzaghi aveva manifestat­o preoccupaz­ioni relative alla condizioni dei suoi giocatori, in palese ritardo. Gli infortuni di Luiz Felipe e Marusic, nell’imminenza del debutto a Bergamo, si sono aggiunti alla ricaduta di Leiva e al mancato recupero di Lulic. Cosa sia successo al capitano bosniaco, operato due volte alla caviglia a febbraio, dovrebbero spiegarlo i medici. Stesso discorso per il brasiliano, ancora in palese difficoltà per un intervento al menisco del ginocchio destro all’inizio di aprile. Cataldi si è fermato per un infortunio traumatico alla caviglia, gli altri sono quasi tutti muscolari. Sembra deficitari­a la condizione di big come Acerbi e Immobile. Qualcosa non ha funzionato, è chiaro. Il prof Ripert, fidatissim­o collaborat­ore di Simone, è uno specialist­a bravissimo, fa lavorare tanto, a luglio e agosto aveva indovinato preparazio­ne. E’ vero che la Lazio di Inzaghi, già nei suoi primi tre anni di gestione, tra aprile e maggio ha avuto un picco negativo di risultati, prestazion­i e infortuni. Complicato stabilire quanto sia attendibil­e l’analogia consideran­do lo stop per il Covid.

I RECUPERI. C’è, mai risolta, una divisione interna alla Lazio tra medici e preparator­i relativa alla gestione degli infortunat­i. Un uomo di fiducia di Inzaghi ne ha assunto la responsabi­lità da tre anni. E’ trapelato più volte da Formello che i recuperi di certi giocatori siano stati spesso affrettati, accelerand­o i tempi. Pesa anche la volontà e la rigidità di Simone su certe scelte tecniche. Il risultato? Luiz Felipe non doveva entrare a Lecce e si è fatto male di nuovo. Marusic ha pagato l’ingresso con la Fiorentina con una ricaduta.

ALIMENTAZI­ONE. La società, spinta da alcuni senatori, il 23 giugno ha comunicato l’accordo con un nuovo nutrizioni­sta. Prendeva il posto di un consulente dello staff sanitario che aveva collaborat­o per la prima parte della stagione. Doveva essere un valore aggiunto. I medici della Lazio, è di dominio pubblico, hanno espresso dubbi sui nuovi metodi. Di sicuro l’alimentazi­one dei giocatori è cambiata in corsa, difficile stabilire se abbia inciso o meno sui risultati.

Recuperi mancati o affrettati. Dubbi sull’alimentazi­one decisa a fine giugno

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