Corriere dello Sport

Liverani: Lecce devi osare di più

- Di Elio Donno

Peccato: senza tante occasioni sfumate e sprecate, il Lecce avrebbe effettuato il controsorp­asso sul Genoa, ma la squadra di Liverani mette in archivio un punto prezioso al termine di una prova assai convincent­e. Per il Presidente Saverio Sticchi Damiani: «Il rammarico è tanto, per le occasioni avute e per la prestazion­e offerta la squadra avrebbe meritato la vittoria. Il Lecce ha disputato un’ottima gara nonostante il gran caldo e ha confermato quanto aveva già dimostrato col Sassuolo e con la Lazio». Per il presidente il graduale recupero dei giocatori infortunat­i sta consentend­o al mister di apportare le opportune modifiche all’assetto della squadra: «Speriamo che i problemi lamentati da Calderoni e Falco non siano seri. Da Cagliari il Lecce lancia un nuovo messaggio: sarà battaglia dura sino alla fine ma è pronto ad affrontarl­a con coraggio e disinvoltu­ra. Resta purtroppo il grande rammarico per un successo sfuggito, ma anche la soddisfazi­one per la grande generosità con cui tutti hanno lottato».

Fabio Liverani sorride amaro («Dispiace perché questa era una partita che si poteva e doveva vincere»), ma è soddisfatt­o: «Ho rivisto la mentalità della mia squadra, fatta di personalit­à, di gioco, di palleggio, di coraggio. Abbiamo creato tanto, nel primo tempo abbiamo avuto due-tre occasioni davvero clamorose, ma, ripeto, è importante che la squadra abbia ritrovato la sua idea di calcio, fornendo un’ottima prestazion­e». Aggiunge: «E’ stato un migliorame­nto costante. Tutti i reparti sono stati coesi con attaccanti che aiutavano la difesa e difensori che ripartivan­o. Insomma, la mia è una squadra viva, ed è questo che conta».

Ora il Lecce è atteso da un trittico di gare con Fiorentina, Genoa e Brescia: «Quando la differenza è di uno-due punti, è difficile fare previsioni sulla lotta salvezza, ma credo che dopo la gara col Brescia, potremo tirare una riga e tracciare un bilancio». Intanto, incarta il prezioso punto di Cagliari sorridendo amaro al pensiero che, con un pizzico di fortuna, i punti sarebbero stati tre.

CAGLIARI Cragno

Il migliore in campo per il Cagliari sia con le parate che nell’ipnotizzar­e Babacar che manda sul palo a tu per tu con il portiere isolano.

Walukiewic

Sicuro in alcune occasioni, troppo irruento in altre, ma ha qualità per lasciare il segno.

Klavan

Attento nel primo tempo soffre la mobilità di Farias nella ripresa.

Lykogianni­s

Buca una palla clamorosa nel primo tempo ma per sua fortuna viene coperto da Cragno. Bravo, però, a cambiare ruolo in corsa.

Nandez

Sempre l’ultimo ad arrendersi, diventa pericoloso sia da esterno che da mezz’ala giocando a tutto campo.

Rog

Meno lucido del solito in impostazio­ne, riesce però a non far mancare il suo apporto in copertura.

Ionita

Sembra tornato il giocatore decisivo dello scorso campionato. A suo agio nella mediana a due, tampona e rilancia.

Birsa (23’ st)

Meno di mezz’ora con ordine ma senza acuti.

Mattiello

Inizia esterno sinistro a centrocamp­o, finisce, stremato, terzino destro. Qualche palla in mezzo riesce a piazzarla ma senza la necessaria continuità.

Faragò (23’ st)

Prova a spingere a destra, ma la sostanza non cambia.

Nainggolan

La sua gara dura mezz’ora durante la quale prova con un destro smorzato e qualche giocata di qualità.

Ragatzu (30’ pt)

Dà vivacità alla manovra e un suo diagonale in piena area meriterebb­e miglior sorte.

Joao Pedro

Il gol gli manca come il pane e anche questa volta resta a bocca asciutta. Pregevole un assist non sfruttato da Simeone in avvio.

Pereiro (39’ st)

Finale senza acuti.

Simeone

Si mangia un gol su assist di Joao Pedro ma alla seconda occasione è bravo Gabriel a dirgli di no.

Zenga (all.)

Il suo Cagliari è stanco ma non si può dire che non abbia voglia di continuare a far punti.

LECCE Gabriel

Come il suo collega del Cagliari, abbassa la saracinesc­a a fa buona guardia.

Donati

Laterale destro di sostanza, tiene a bada Mattiello per gran parte del primo tempo.

Lucioni 7,5 6,5 6 6 7 6,5 7 6 6,5 6 6 6 5,5 sv 6,5 6 7 6,5 6

Prova a spingersi anche in avanti ma il meglio di sè lo dà nel francoboll­are Simeone.

Paz

Come il suo collega di reparto, fa a sportellat­e con chiunque passi dalle sue parti e se il risultato non si sblocca è anche merito suo.

Calderoni

Ko per un problema muscolare, soffre Nandez sulla sua corsia prima di abbandonar­e il campo.

Rispoli (40’ pt)

Entra e va sulla sua corsia di competenza provando a blindarla.

Saponara

Mobile e pericoloso in più di una occasione, è il primo a mettere in difficoltà Cragno.

Petriccion­e

Imposta con cura, cercando di far arrivare alla svelta la palla ai tre davanti.

Deiola (29’ st)

Entra e si becca subito un giallo che lo condiziona.

Barak

Mobile e presente su tutto il fronte d’attacco, diventa un prezioso elemento per Liverani.

Mancosu

Gioca a tutto campo spaziando tra la mediana e la trequarti, ma nei momenti salienti forse è l’emozione a frenarlo.

Falco

Cragno gli dice di no nella migliore occasione del Lecce nel primo tempo, ma avrebbe dovuto sfruttare meglio il buco di Lykogianni­s.

Farias (32’ pt)

Pimpante, avvelenato per il suo recente passato in rossoblù, riesce ad essere il più pericoloso, ma la mira non lo assiste.

Babacar

Gioca di sponda per la squadra ma quando ha la palla per sbloccare la gara, si fa ipnotizzar­e da Cragno e manda la sfera sul palo.

Majer (29’ st)

Ci prova ma il risultato non cambia.

Liverani (all.) 6,5 6 6 6,5 6 sv 7 7 5 7 5 sv 6,5

Le tenta tutte, ma il doppio cambio forzato nel primo tempo non lo aiuta. La strada per la salvezza, pur in salita, resta però aperta e se la mira dei suoi attaccanti migliore, tutto può succedere.

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ANSA Fabio Liverani, 44 anni allenatore del Lecce
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7,5

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