Corriere dello Sport

CUTRONE AL 96’ RIALZA LA VIOLA

Ribery e Chiesa un tempo a testa. Decisivi i cambi di Iachini e l’assist dell’azzurro La Fiorentina si sveglia nella ripresa e pareggia nel finale Al Verona non basta Faraoni

- Di Francesca Bandinelli

Alla fine, la Fiorentina evita la disfatta a un pugno di secondo dalla fine del match. È Cutrone, su assist di Federico Chiesa, entrambi subentrati dalla panchina, a cancellare il vantaggio del Verona firmato da Faraoni, lesto, in acrobazia, a capitalizz­are un assist meraviglio­so di Amrabat. Uno a uno il finale, con un gol annullato (giustament­e) al Verona per fuorigioco di Stepinski e un rigore a favore dei viola, invece, non ravvisato nemmeno dal Var per fallo di mano di Pessina in area. Una delle poche note liete dei padroni di casa è proprio il marocchino acquistato a gennaio per volere di Commisso e rimasto in gialloblù in prestito fino alla fine della stagione: Amrabat ha mostrato un bignami del suo migliore repertorio e ha regalato i pochi pensieri belli della serata ai tifosi incollati alla tv. Per altro, ha preso parte proprio in quello che sarà il suo prossimo teatro alla prima rete della sua carriera in Serie A, dopo 29 presenze. La vittoria al Franchi, per la squadra di casa, resta un tabù. L’ultima è stata il 12 gennaio, contro la Spal, oltre sei mesi fa: troppo poco per una squadra che vuole provare almeno ad andare oltre ai punti della passata stagione (38). Adesso sono 7 i punti di vantaggio sulla terzultima, il Lecce, ovvero il prossimo avversario sulla strada della Fiorentina verso la salvezza.

LE MOSSE. Come col Cagliari, Iachini rivoluzion­a la squadra. Ancora sette cambi (mai di più tra una gara e l’altra in A), ma a far rumore sono le esclusioni. Fuori Chiesa, dopo i 45 minuti insufficie­nti che nel penultimo impegno lo hanno visto restare nello spogliatoi­o all’intervallo, e fuori, in un colpo solo, pure Cutrone e Vlahovic, con spazio per la prima volta dal primo a Kouame, 252 giorni dopo l’ultima da titolare in A, prima dell’infortunio patito con la U23 ivoriana. Juric, invece, riconferma 10 undicesimi della squadra che ha recuperato lo svantaggio contro l’Inter, con Di Carmine, il mattatore viola dell’andata (a dispetto del suo esser fiorentino di nascita, oltre che cresciuto nel vivaio della Fiorentina), unica variante, al posto di Stepinski.

LA PARTITA. Pronti via, il Verona morde subito alle caviglie la Fiorentina. Pressing alto, movimenti rapidi: le difficoltà nel provare ad indirizzar­e il match per i viola appaiono subito evidenti. È il cinismo gialloblù, al 18’, a trovare il guizzo giusto per sbloccare la partita, col primo tiro in porta della gara: girata aerea di Faraoni che mette fuori tempo tutta la difesa. Il "dramma" è che fino alla mezz’ora, i viola non riescono ad abbozzare una reazione. Il primo tiro, fuori dallo specchio della porta, è di Castrovill­i, seguito a ruota da Kouame, in entrambi i casi senza mai impegnare Silvestri. I cambi diventano la chiave della gara. Iachini manda una squadra all’attacco fino all’ultimo (4 attaccanti, con Kouame, Cutrone, Chiesa e Vlahovic) e, in pieno recupero, arriva il pareggio, dopo aver visto il guardaline­e cancellare lo 0-2 di Stepinski per fuorigioco. Cutrone, dopo la rete - inutile ai fini del risultato finale - col Sassuolo, stavolta può almeno festeggiar­e. Almeno un punto è arrivato.

 ??  ??
 ?? ANSA ?? Cutrone festeggia con Iachini il gol del pari con un abbraccio “caloroso”
ANSA Cutrone festeggia con Iachini il gol del pari con un abbraccio “caloroso”

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy