Corriere dello Sport

Iachini: La squadra non ha mai mollato. Il rigore c’era

Il ds Pradè: «Non meritiamo l’attuale posizione di classifica»

- Di Francesco Gensini

Beppe Iachini ha sofferto, è andato su e giù lungo l’area delimitata per gli allenatori davanti alla panchina, si è allentato e sistemato il nodo della cravatta dieci, venti, trenta volte per la tensione, ha dato indicazion­i ai suoi, ha urlato la sua rabbia reclamando il calcio di rigore. E infine ha gioito al gol di Patrick Cutrone al 96’ che vale oro quanto pesa.

NIENTE CALCOLI. «Volevamo vincere questa partita - ha dichiarato il tecnico viola - ma nei primi 25 minuti non siamo stati aggressivi e alti, poi siamo cresciuti anche se ci è mancato l’ultimo passaggio. Nella ripresa, però, abbiamo aggredito bene il Verona, abbiamo creato i presuppost­i per pareggiare e quindi provare a vincere. C’è rammarico, perché se avessimo pareggiato prima avremmo forzato per tentare di conquistar­e il successo pieno. Non facciamo calcoli, niente tabelle. Giochiamo sempre con atteggiame­nto propositiv­o, stavolta addirittur­a con tre punte che nella ripresa sono diventate addirittur­a quattro. Abbiamo tirato tantissimo verso la porta avversaria in ogni occasione, non solo in questa, poi è chiaro che magari è mancata quella concretezz­a che ci avrebbe consentito di avere quattro-cinque punti più in classifica. I ragazzi hanno dimostrato di essere attaccati a questa maglia e hanno lottato fino in fondo per evitare una sconfitta che sarebbe stata ingiusta».

RIGORE SOLARE. Ha le idee chiare sull’episodio del rigore reclamato. «Come si fa a non dare un penalty così?», si è chiesto quasi incredulo Iachini. «Lasciamo perdere, è meglio. Rimane il fatto che c’è stato fallo di mano, purtroppo è stato valutato così. Voglio solo dire che siamo stati sfortunati, però di solito quei rigori vengono concessi su altri campi». Sulla sponda Hellas, da segnalare che Ivan Juric ha accusato un lieve malessere con giramento di testa alla fine della partita, fortunatam­ente subito risolto, ma in conferenza stampa si è presentato il suo vice Matteo Paro.

LECCE DECISIVA. Tutto d’un fiato al sito viola Daniele Pradè per un pareggio acciuffato in extremis. «E’ un punto guadagnato per via del gol in pieno recupero, anche se è vero che potevamo pareggiare prima. Sono contento del sudore e del sacrificio che ci hanno messo i ragazzi: stiamo soffrendo in un campionato difficilis­simo, il Verona è squadra organizzat­a e tre giorni fa ha creato grandi problemi all’Inter. Sono contento del gol di Cutrone, un gol da attaccante vero con altissimo coefficien­ti di difficoltà. Ottimo Kouame che ha giocato 96 minuti dopo otto mesi di assenza: dobbiamo toglierci velocement­e da questa situazione per poi guardare con fiducia al futuro. Il Lecce? E’ la partita più importante del futuro. Mi dispiace per il presidente e i tifosi, ma è così. Dobbiamo andare là con la determinaz­ione e la grinta che abbiamo messo nel secondo tempo. L’abbraccio finale? Sentiamo la pressione, sentiamo di non meritare la posizione di classifica per ambizioni e individual­ità».

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GETTY Giuseppe Iachini, 56 anni allenatore della Fiorentina

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