Corriere dello Sport

Il Genoa rompe il digiuno Ci pensa il solito Pandev

Tre punti d’oro in chiave salvezza Schöne mette al sicuro il risultato

- Di Emmanuele Gerboni

Celebriamo insieme Goran ‘Il Magnifico’, saranno 37 anni a fine luglio: quando c’è Pandev tutto il resto è rumore di sottofondo. Apre le danze, chiude il ballo del Ferraris la spettacola­re punizione di Schone: il Genoa stringe forte tra le mani i primi tre punti dopo il lockdown, sono arrivati al momento giusto. 2-0 per i rossoblu, nulla da fare per la Spal: il futuro è adesso, in bocca al lupo perché sia soltanto un arrivederc­i alla serie A. «Ad oggi gli unici stimoli che possiamo trovare è non arrivare ultimi che sarebbe più umiliante di quanto sta succedendo. Vedo quello che fanno in allenament­o i ragazzi, non posso dirgli nulla ma il campo dice altro», spiegherà il mister degli estensi Luigi Di Biagio nel post gara. L’approccio è di quelli soft, di più non si può fare perché è bollente il prato del Ferraris sotto il sole di Genova.

SECONDA GIOVINEZZA. Seconda riflession­e, c’è troppo in palio per fare lanciarsi all’arrembaggi­o senza contromisu­re. Sono quelle partite che porti a casa con esperienza, pazienza e talento. E allora quando Iago Falque serve Pandev è come passare in banca e incassare un assegno in bianco: dribbling su Bonifazi e rasoiata nell’angolino più lontano. Nove gol in questa stagione, la seconda giovinezza di Goran è un tesoro pregiato per il Grifone. «Raggiunger­e quota 100 reti in A? Ci conto e ci spero, ma l’importante è restare nella massima serie con il Genoa perché tifosi, società, mister e ragazzi se lo meritano. Il Genoa è una piazza importante e ce la metteremo tutta per uscirne fuori», racconterà il macedone. Dopo 24 minuti mettere la freccia ti porta freschezza e buonumore, il Grifone aumenta i giri del motore e si piazza nell’area della Spal.

RIGORE FALLITO. Ci sarebbe l’occasione per il bis con il penalty con Pinamonti che appoggia per Cassata, galeotto per l’arbitro il tocco di Reca. Letica ipnotizza Iago Falque dal dischetto e bisogna ancora sudare prima di alzare le braccia al cielo. La giocata del singolo cambia volto anche al secondo tempo del match perché la Spal non lascia gli ormeggi anche se non ci sono allarmi dalle parti di Perin e il Genoa mette la giornata nel forziere con l’opera d’arte su punizione di Schone, una gioia per gli occhi. Gol così belli e perfetti vanno in onda solo sulla play station: «La vittoria con la Spal? Sulla carta di scontato non c’è mai nulla. Mi è piaciuto rivedere voglia di giocare e proporre gioco, come si era già visto con il Napoli e a Udine. Stiamo ritrovando la nostra identità e giocoforza anche il nostro gioco, che ci permette di fare risultati importanti». Ha ragione Davide Nicola, il suo Genoa deve avere fiducia e ottimismo: ci sarà da duellare fino all’ultimo respiro, ma la stoccata vincente per la salvezza fosse quella del Genoa non sarebbe una sorpresa.

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Goran Pandev esulta dopo il gol
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