Ascoli-Empoli incrocio da tripla
Quello di stasera al “Del Duca” è il testa-coda perfetto di B. Perché Ascoli ed Empoli arrivano alla sfida sulla scia di risultati in crescendo (nell’ultima hanno liquidato rispettivamente Salernitana e Frosinone, non roba di poco) e rappresentano un reale pericolo l’un per l’altro nella corsa ai rispettivi obiettivi, cioè l’abbandono della zona play out per i marchigiani e il consolidamento in quella play off per i toscani. A dirla tutta, con gli organici che si ritrovano (soprattutto nel reparto offensivo) sembra paradossale che l’Ascoli debba lottare per non retrocedere e l’Empoli sia così lontano dalla promozione-diretta, ma... tant’è. In compenso, dopo aver cambiato in totale ben 7 allenatori (4 l’Ascoli, 3 l’Empoli), sembra che almeno gli ultimi della serie stiano funzionando, visto che Davide Dionigi e Pasquale Marino hanno raddrizzato la rotta di navigazione. Perciò l’Empoli può puntare ancora alla A, seppur tramite gli spareggi, e l’Ascoli alla salvezza diretta, bypassando i play out. Molto dipende, però dallo snodo di stasera.
ATTESA. Le voci della vigilia convergono tutte verso lo stesso obiettivo: proseguire la striscia positiva. Il tecnico dell’Ascoli, Davide Dionigi, è ottimista. «Arriviamo bene mentalmente a questa gara, con certezze sempre maggiori, non solo dovute agli ultimi risultati (2 vittorie di fila), ma al lavoro che stiamo pian piano portando avanti. L’Empoli è un cliente difficile, con l’arrivo di Marino, che stimo, ha svoltato. Mi aspetto una partita con un coefficiente di difficoltà altissimo e per questo dovremo interpretarla ancor più con la massima attenzione. Dovremo cercare di limitare il più possibile i loro punti di forza e avere una discreta fase di possesso. Il nostro concetto base resta quello di sacrificarsi l’uno per l’altro, un motto che racchiude in sé tutto. Il sacrificio per il compagno aiuta e porta a creare questo spirito di gruppo. Dal mio arrivo ho cercato di fare leva sull’orgoglio, ero convinto che i ragazzi avessero un senso di rivalsa che andava risvegliato. Questo spirito rinasce, però, se hai la fortuna, come in questo caso, di avere un gruppo che ha voglia di tirarlo fuori e che ha la voglia di costruire e seguire i dettami mentali e tattici».
PAROLA DI CAPITANO. Il pensiero dell’Empoli è affidato al capitano Simone Romagnoli (Marino non ha parlato). «L’insidia viene dalle partite ravvicinate, ma noi siamo preparati bene e affrontaremo la gara con determinazione.È difficile parlare di obiettivi, visto l’anno altalenante. Inizio sprint, poi momenti complicati e obiettivi che cambiavano velocemente. Ora abbiamo queste partite e cerchiamo di farle al meglio una alla volta».