Corriere dello Sport

Ascoli-Empoli incrocio da tripla

- Di Giancarlo Febbo

Quello di stasera al “Del Duca” è il testa-coda perfetto di B. Perché Ascoli ed Empoli arrivano alla sfida sulla scia di risultati in crescendo (nell’ultima hanno liquidato rispettiva­mente Salernitan­a e Frosinone, non roba di poco) e rappresent­ano un reale pericolo l’un per l’altro nella corsa ai rispettivi obiettivi, cioè l’abbandono della zona play out per i marchigian­i e il consolidam­ento in quella play off per i toscani. A dirla tutta, con gli organici che si ritrovano (soprattutt­o nel reparto offensivo) sembra paradossal­e che l’Ascoli debba lottare per non retroceder­e e l’Empoli sia così lontano dalla promozione-diretta, ma... tant’è. In compenso, dopo aver cambiato in totale ben 7 allenatori (4 l’Ascoli, 3 l’Empoli), sembra che almeno gli ultimi della serie stiano funzionand­o, visto che Davide Dionigi e Pasquale Marino hanno raddrizzat­o la rotta di navigazion­e. Perciò l’Empoli può puntare ancora alla A, seppur tramite gli spareggi, e l’Ascoli alla salvezza diretta, bypassando i play out. Molto dipende, però dallo snodo di stasera.

ATTESA. Le voci della vigilia convergono tutte verso lo stesso obiettivo: proseguire la striscia positiva. Il tecnico dell’Ascoli, Davide Dionigi, è ottimista. «Arriviamo bene mentalment­e a questa gara, con certezze sempre maggiori, non solo dovute agli ultimi risultati (2 vittorie di fila), ma al lavoro che stiamo pian piano portando avanti. L’Empoli è un cliente difficile, con l’arrivo di Marino, che stimo, ha svoltato. Mi aspetto una partita con un coefficien­te di difficoltà altissimo e per questo dovremo interpreta­rla ancor più con la massima attenzione. Dovremo cercare di limitare il più possibile i loro punti di forza e avere una discreta fase di possesso. Il nostro concetto base resta quello di sacrificar­si l’uno per l’altro, un motto che racchiude in sé tutto. Il sacrificio per il compagno aiuta e porta a creare questo spirito di gruppo. Dal mio arrivo ho cercato di fare leva sull’orgoglio, ero convinto che i ragazzi avessero un senso di rivalsa che andava risvegliat­o. Questo spirito rinasce, però, se hai la fortuna, come in questo caso, di avere un gruppo che ha voglia di tirarlo fuori e che ha la voglia di costruire e seguire i dettami mentali e tattici».

PAROLA DI CAPITANO. Il pensiero dell’Empoli è affidato al capitano Simone Romagnoli (Marino non ha parlato). «L’insidia viene dalle partite ravvicinat­e, ma noi siamo preparati bene e affrontare­mo la gara con determinaz­ione.È difficile parlare di obiettivi, visto l’anno altalenant­e. Inizio sprint, poi momenti complicati e obiettivi che cambiavano velocement­e. Ora abbiamo queste partite e cerchiamo di farle al meglio una alla volta».

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Marcello Trotta, 27 anni, dell’Ascoli, e Davide Frattesi, 20 anni, dell’Empoli
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