CREMONA IN FORSE LA SERIE A NEL CAOS
Il C.d.A della Vanoli dimissionario: «Mancano le risorse per iscriversi» Torino potrebbe subentrare, ma...
Aquesto punto forse potrebbe essere più semplice centrare il “6” al Superenalotto che indovinare il numero delle squadre che parteciperanno alla prossima serie A di basket.
Premesso che non esistono colpe specifiche, se non quelle di una crisi causata dalla pandemia, per descrivere la situazione creatasi l’unica parola che ci viene in mente è “delirio”.
Fate molta attenzione: la serie A era a 17; per andare a numero pari (18) era stata allertata Torino in A2; poi Pistoia si è autoretrocessa, così Torino è stata “stoppata” e si è tornati a 16. E fin qui...
Solo che ieri Cremona, dopo aver inviato il 3 luglio la documentazione necessaria ad effettuare i primi pagamenti per l’iscrizione, con un comunicato ha fatto crollare o quasi il già fragile castello di ipotesi: «Il C.d.A. ha preso atto della mancanza di coperture economiche e garanzie per lo svolgimento della prossima Serie A e ha rimesso il proprio mandato all’assemblea dei soci che valuteranno eventuali proposte di subentro nella compagine societaria o, in alternativa, l’avvio delle pratiche di liquidazione della società».
TRADUZIONE. Traduzione: il campionato è a un passo dal ritrovarsi con soli 15 club, a meno che la Vanoli non trovi entro il 31 luglio (tempo limite per restare in A) le risorse per non sparire. Il consorzio non vorrebbe mollare e spera sempre in un sostanziale aiuto del Comune, mentre il proprietario Vanoli, in montagna per riprendersi da seri problemi di salute, non se la sentirebbe di andare avanti. Anche perché al momento il club non ha neppure un giocatore con contratto firmato, nè un allenatore.
TORINO. E qui potrebbe rientrare in scena Torino, che oggi in una conferenza stampa annuncerà il passaggio di parte delle quote societarie da Sardara (proprietario di Sassari) a un gruppo estero, che sarebbe pronto a rilevare totalmente il club nel caso Cremona alzasse bandiera bianca. In questo caso si ritornerebbe a una serie A a 16.
Ma, secondo le regole della Fip, l’acquisto in toto di una società deve avvenire entro il 24 luglio. Il problema è che per iscriversi in A Cremona ha tempo sino al 31 luglio: i tempi potrebbero non coincidere.
VARIANTE ROMA. Se la faccenda vi sembra ingarbugliata ora, aspettate di prendere in considerazione anche l’altra variante di questo delirio, ovvero il futuro della Virtus Roma. Perché sì, un imprenditore del Lazio è in trattative per l’acquisto del club, e tutti si augurano che l’affare vada in porto. Se però ciò non avvenisse, il proprietario Toti ha già fatto sapere che è sua intenzione abbandonare la serie A.
E a quel punto, “saltando” sia Cremona che Roma, Torino rimarrebbe in A2, e la A verrebbe varata a 14 squadre. Facendo nascere un altra bega, visto che i club hanno già detto chiaramente che, con un numero così ristretto di partecipanti, non accetteranno le due retrocessioni previste, e che saranno pronti alla barricate se gli venissero imposte. Una soluzione per uscire da questo vicolo cieco sarebbe il blocco delle retrocessioni per questa stagione, per passare dal 2021-22 a un campionato a 16 con la salita delle due promosse dalla A2.
Vi è infine la possibilità che, per forza di cose, la A si ritrovi con solo 15 formazioni: la Lega, che non vuole un campionato a numero dispari, potrebbe dunque essere costretta a cambiare idea. Perché, in un modo o nell’altro, questa benedetta serie A dovrà pur cominciare.
Se il campionato sarà a 14, i club pronti alla battaglia contro le due retrocessioni