Corriere dello Sport

CREMONA IN FORSE LA SERIE A NEL CAOS

Il C.d.A della Vanoli dimissiona­rio: «Mancano le risorse per iscriversi» Torino potrebbe subentrare, ma...

- Di Andrea Barocci

Aquesto punto forse potrebbe essere più semplice centrare il “6” al Superenalo­tto che indovinare il numero delle squadre che parteciper­anno alla prossima serie A di basket.

Premesso che non esistono colpe specifiche, se non quelle di una crisi causata dalla pandemia, per descrivere la situazione creatasi l’unica parola che ci viene in mente è “delirio”.

Fate molta attenzione: la serie A era a 17; per andare a numero pari (18) era stata allertata Torino in A2; poi Pistoia si è autoretroc­essa, così Torino è stata “stoppata” e si è tornati a 16. E fin qui...

Solo che ieri Cremona, dopo aver inviato il 3 luglio la documentaz­ione necessaria ad effettuare i primi pagamenti per l’iscrizione, con un comunicato ha fatto crollare o quasi il già fragile castello di ipotesi: «Il C.d.A. ha preso atto della mancanza di coperture economiche e garanzie per lo svolgiment­o della prossima Serie A e ha rimesso il proprio mandato all’assemblea dei soci che valuterann­o eventuali proposte di subentro nella compagine societaria o, in alternativ­a, l’avvio delle pratiche di liquidazio­ne della società».

TRADUZIONE. Traduzione: il campionato è a un passo dal ritrovarsi con soli 15 club, a meno che la Vanoli non trovi entro il 31 luglio (tempo limite per restare in A) le risorse per non sparire. Il consorzio non vorrebbe mollare e spera sempre in un sostanzial­e aiuto del Comune, mentre il proprietar­io Vanoli, in montagna per riprenders­i da seri problemi di salute, non se la sentirebbe di andare avanti. Anche perché al momento il club non ha neppure un giocatore con contratto firmato, nè un allenatore.

TORINO. E qui potrebbe rientrare in scena Torino, che oggi in una conferenza stampa annuncerà il passaggio di parte delle quote societarie da Sardara (proprietar­io di Sassari) a un gruppo estero, che sarebbe pronto a rilevare totalmente il club nel caso Cremona alzasse bandiera bianca. In questo caso si ritornereb­be a una serie A a 16.

Ma, secondo le regole della Fip, l’acquisto in toto di una società deve avvenire entro il 24 luglio. Il problema è che per iscriversi in A Cremona ha tempo sino al 31 luglio: i tempi potrebbero non coincidere.

VARIANTE ROMA. Se la faccenda vi sembra ingarbugli­ata ora, aspettate di prendere in consideraz­ione anche l’altra variante di questo delirio, ovvero il futuro della Virtus Roma. Perché sì, un imprendito­re del Lazio è in trattative per l’acquisto del club, e tutti si augurano che l’affare vada in porto. Se però ciò non avvenisse, il proprietar­io Toti ha già fatto sapere che è sua intenzione abbandonar­e la serie A.

E a quel punto, “saltando” sia Cremona che Roma, Torino rimarrebbe in A2, e la A verrebbe varata a 14 squadre. Facendo nascere un altra bega, visto che i club hanno già detto chiarament­e che, con un numero così ristretto di partecipan­ti, non accetteran­no le due retrocessi­oni previste, e che saranno pronti alla barricate se gli venissero imposte. Una soluzione per uscire da questo vicolo cieco sarebbe il blocco delle retrocessi­oni per questa stagione, per passare dal 2021-22 a un campionato a 16 con la salita delle due promosse dalla A2.

Vi è infine la possibilit­à che, per forza di cose, la A si ritrovi con solo 15 formazioni: la Lega, che non vuole un campionato a numero dispari, potrebbe dunque essere costretta a cambiare idea. Perché, in un modo o nell’altro, questa benedetta serie A dovrà pur cominciare.

Se il campionato sarà a 14, i club pronti alla battaglia contro le due retrocessi­oni

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CIAMILLO Travis Diener, 38 anni, era l’ idolo di Cremona
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