La KTM può sognare con il “rookie” Binder
Che le due case costruttrici con concessioni regolamentari, Aprilia e KTM, avessero fatto un considerevole passo in avanti rispetto alla stagione scorsa, lo si era già capito nei test pre-stagionali, ma la Casa austriaca nelle prime prove libere del Gran Premio di Jerez ha decisamente stupito, piazzando due moto nella Top 5. Stiamo parlando, peraltro, di un debuttante, che risponde al nome di Brad Binder, inseguito due posizioni dopo da Pol Espargaro, perno del progetto ancora per quest’anno, che nel 2021 vestirà i colori del team Repsol Honda.
Il pilota sudafricano, campione di Moto3 nel 2016, nel secondo turno di prove libere, quindi con le temperature più elevate e difficili della giornata, è riuscito a piazzare la sua RC16 in terza posizione, rifilando uno schiaffo morale al collega spagnolo che ha chiuso quinto a 122 millesimi dal compagno di marca prenotandosi come suo successore, e anche al campione Marc Marquez, che è rimasto schiacciato tra i due. Un inizio decisamente con il botto per Binder, un grande talento che lo scorso anno ha lottato per il titolo di Moto2 e ha già mostrato un rapido adattamento alla nuova classe.
APRILIA. Appare ancora un passo indietro, invece, l’Aprilia, che dopo l’incoraggiante sesto posto ottenuto da Aleix Espargaro nel test di mercoledì, ritrova lo spagnolo solo in sedicesima piazza al termine della prima giornata di prove. La nuovissima RSGP 20 è ancora acerba, ma sembra nata bene, merito anche dei concetti aerodinamici ripresi dalla Formula 1. L’a.d. Massimo Rivola ha raccontato ai microfoni di Sky: «Giriamo un po’ più “castrati”, il motore è cosi nuovo che non possiamo prendere rischi, dobbiamo fare chilometri, dobbiamo fare un passo alla volta. Per fortuna a Jerez il motore non è così importante e ci sentiamo fiduciosi nel non perdere troppa performance riducendo il numero dei giri. Fa tutto parte di un processo».
CASO IANNONE. La casa di Noale è impegnata anche su un altro fronte, quello che riguarda Andrea Iannone, trovato positivo in un controllo antidoping a dicembre scorso, che sta aspettando la sentenza del Tas. Rivola ha ammesso: «La tempistica è nettamente a sfavore, nostro e del pilota. L’intervento della Wada sta rallentando tutto, ma penso ci sia un limite e noi come Aprilia ci siamo stufati di attendere, dopo che nella sentenza di primo grado Andrea è stato dichiarato innocente». I tempi stringono e Aprilia avverte: «Noi continuiamo ad aspettarlo, ma non potremo farlo in eterno. Abbiamo dei programmi e un budget da rispettare, non siamo qui per fare da comparsa». Cal Crutchlow, rimasto fuori dai progetti Honda e sul mercato, si è proposto a
Noale e Rivola ha commentato: «Fa piacere che si offrano i piloti, non solo perché siamo l’ultima sella disponibile in MotoGP, ma perché è il nostro progetto a ricevere consensi».
Per il momento tutto tace, e Iannone domani sarà presente alla prima tappa del campionato italiano Aprilia Racing FMI Sport Production, in partenza a Magione, mentre sui social scrive: «Non c’è niente di più forte dell’emozione che si prova il giorno prima della grande partenza. In bocca al lupo a tutta la MotoGP, ai team, ai miei colleghi e ai tifosi. Per la prima volta dal 2005 non sarò in pista. Mi dispiace non esserci per chi mi ha sempre sostenuto, per Aprilia e per me stesso».
Brad terzo davanti a Marquez! L’Aprilia aspetta Iannone «ma non in eterno»