Versace: Pari opportunità per atleti paralimpici
ROMA - La riforma dello sport sta facendo discutere tutto il movimento. E sono tante le proposte. «Quando la maggioranza non ha paura di fare proprie le iniziative delle opposizioni è il segnale che la buona politica esiste. Sono molto lieta che anche il ministero della Difesa appoggi e sostenga la mia proposta di legge con cui chiedo le pari opportunità per gli atleti paralimpici in forza nei Gruppi sportivi militari e Corpi dello Stato. Dall’inquadramento, alla retribuzione, alle tutele sanitarie fino alla preziosa possibilità di essere ricollocati al termine della carriera agonistica con ruoli tecnici o amministrativi». Parole della deputata di Forza Italia, Giusy Versace, intervenendo nell’aula di Montecitorio per presentare un’interpellanza urgente ai ministri della Difesa, della Giustizia e per le politiche giovanili e lo Sport. «Se ne parla da un decennio - ha proseguito - ma mai nessuno prima d’ora aveva agito in tal senso e con tanta incisività. Da più di un anno stiamo portando avanti un confronto e una concertazione con tutti gli enti interessati, dai capi dei Gruppi sportivi, al Coni, al Cip fino ai ministeri competenti. Oggi, sono felice che il ministro Spadafora abbia deciso di dedicare un capo al testo unico della riforma per lo sport con cui assorbe i contenuti della mia proposta di legge. Spero che questa apertura possa essere replicata anche su altri punti che andrebbero rivisti. Non basta proclamare l’uguaglianza serve lavorare per renderla effettiva! Da atleta so cosa vuol dire non avere alcun tipo di supporto e va in questa direzione la mia proposta di legge: colmare una lacuna normativa non più tollerabile per contrastare una palese discriminazione nei confronti degli atleti con disabilità fisica e sensoriale. Il reclutamento degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi rappresenterebbe un cambio culturale epocale, oggi più che mai necessario. La disabilità è una risorsa e non un peso».