Mkhitaryan incontenibile Dzeko lavora anche dietro
Pellegrini lotta, Bruno Peres prezioso, Diawara ok
ROMA Pau Lopez 5,5
Scende tardi sul colpo vincente di De Vrij, si inchina al rigore di Lukaku. Solo i soli episodi in cui l’Inter gli offre occasioni per partecipare alla serata.
Mancini 6
Non crede ai suoi occhi quando Handanovic buca un cross: è il motivo per cui forse sbaglia a porta vuota il facile appoggio di testa. Per il resto non commette errori importanti.
Ibañez 6,5
Qualcuno a Roma già lo paragona a Marquinhos, che da brasiliano sconosciuto afferrò la ribalta con analoga rapidità. Andiamoci piano ma la stoffa è luccicante: anche contro l’Inter sfoggia qualità e carattere. Esce sfinito sul risultato di 2-1: chissà se è un caso.
Smalling (29’ st) sv
Kolarov 5,5
Elogiato da Fonseca per l’adattamento alla difesa a tre, salta a vuoto sul gol di De Vrij. Se la cava sull’1-1, perché non gli fischiano fallo su Lautaro, ma da centrale non è esattamente insuperabile.
Bruno Peres 6,5
Un’altra notte interessante. Young forse non lo conosceva, ma si ricorderà certamente di lui. Specialmente nel primo tempo il duello è impari. Non è male anche nella fase difensiva.
Diawara 6,5
Impiega un grappolo di minuti a orientarsi ma cresce velocemente per presenza e personalità. Esce per infortunio.
Cristante (24’ st) 6
Non combina guai nel periodo che gli viene concesso. Ma Diawara in questo momento è meglio.
Veretout 6
Confuso tra il ruolo di interditore e di guastatore, si infila nei ciuffi d’erba giusti a inizio ripresa sulla verticale di Dzeko ma non ha il
tempo di superare Handanovic. E chiude in crescendo, disinnescando tutto il possibile.
Spinazzola 5,5
La sua rivincita è incompleta, ahi lui. Determinato a dimostrare che l’Inter ha sbagliato a scartarlo, vivacizza subito la partita. Entra suo malgrado sullo 0-1, tentando un recupero che non gli spetta, e poi segna il pareggio a ridosso dell’intervallo. È il suo primo gol in Serie A. Solo che regala un rigore incredibile per goffaggine e imperizia, quando ormai la partita sembra vinta.
Pellegrini 6
Tocca più palloni di tutti nella Roma, restando dentro alla partita fino alla fine senza eccedere in personalismi: tanto alle giocate decisive pensano gli altri due. Verranno anche i giorni in cui sarà protagonista.
Perotti (38’ st) sv
Mkhitaryan 7,5
Incontenibile e incontrollabile. E’ un reattore che si autoalimenta, scegliendo strategicamente qualche pausa ecologica. Quando la Roma si accende,
quasi sempre dipende da lui. Non a caso apre e chiude l’azione del 2-1, targando il nono gol in campionato.
Carles Perez (38’ st) sv
Dzeko 6,5
Ammirevole per due motivi: manda in porta Spinazzola, e in generale produce giocate intelligenti per i compagni; in più è un supporto speciale nella fase difensiva. Determinante pure sul gol di Mkhitaryan, perché si piazza in area e semina il panico tra i difensori. Insomma: non si lascia distrarre da Conte, che lo brama da molti anni. Anzi, così si farà desiderare ancora di più.
Fonseca (all.) 6,5
Conferma in blocco gli undici che avevano cominciato la partita con il Verona. E la squadra, nella sua compattezza ritrovata, lo conforta. Se poi una sciocchezza quasi comica di Spinazzola gli toglie la vittoria, non è colpa sua. La strada intrapresa è giusta, anche se il pareggio finale mette di nuovo a rischio il quinto posto e quindi l’Europa League.