Corriere dello Sport

POLITANO FA URLARE IL NAPOLI

Gattuso non molla: Milan agganciato Ma Dries è a rischio per la Champions De Paul manda in fuga l’Udinese Milik, entrato per Mertens, pareggia. Salvataggi­o decisivo di Koulibaly con l’aiuto del palo E al 50’ parte un sinistro magico

- Di Antonio Giordano

Napoli

Udinese

L’ultimo pallone, più o meno: quando Napoli-Udinese se ne sta andando, infarcita di rimpianti, dal nulla o quasi spunta un capolavoro. In quell'ora e mezza di occasioni buttate via, miracoli dei portieri, traverse e pali e qualche “leggerezza”, e sembra che ormai non ci sia altro da fare che rassegnars­i: però non è mai finita, almeno sino a quando non lo decidano gli dei, e in quella convergenz­a fatale (o letale, dipende dai punti di vista), Matteo Politano incastra un gioiello all'incrocio dei pali e tira fuori il Napoli dai suoi dubbi. E’ una corsa lieve contro il cronometro e persino contro il destino d’una partita apparentem­ente archiviata e però, poi, in quell’istante in cui il genio di Politano afferra la scena, è un luccichio che riempie il San Paolo di un'opera d'arte scioccante per chi la vince e per chi la perde.

Napoli-Udinese sembra racchiusa in quel fotogramma, però c’è dell’altro: c’è un dominio statistico indiscutib­ile che a Gattuso sembra vano (24 tiri contro 4 e 68% di possesso), c’è la percezione d’un carattere che Gotti, mettendoci la faccia per quel che può, accoglie per sentirsi sempre più distante dal terz'ultimo posto (che rimane lontano, grazie al Genoa), ci sono illuminazi­oni e prodezze, magie di Musso e Ospina che poi restano lì, piegate da quel capolavoro che Politano disegna con il suo sinistro sino all’incrocio dei pali altrui, dove neppure un angelo può arrivare.

EQUITÀ STRANA. Il Napoli sembra non sappia vincere più, e però sa sprecare ancora: lo fa costruendo tanto, attorno a Fabian e a Zielinski, con Insigne che copre ampie fette del San Paolo, e va a sbattere spesso contro la propria imprecisio­ne. E l’Udinese, che si accontente­rebbe

IL MIGLIORE

Politano

Politano (26’ st)

di pareggiare, gioca soffrendo dignitosam­ente, resistendo, scappando persino via con De Paul (22'), su un errore gigantesco dell’intera linea difensiva napoletana. E’ una partita che ha i suoi ritmi, non sono da svenimento, ma il Napoli la plasma come può, giocherell­ando e andando a picchiare sulla diga di Gotti, sino a quando non entra Milik (per infortunio di Mertens) e dal nulla fa 1-1, ma riflette su certe debolezze difensive ricorrenti (ancora gol per mancanza di coperture e scarabocch­i difensivi).

Gli azzurri trovano sulla panchina le risorse per uscire dalle difficoltà

I PALI. Il Napoli attacca da sinistra, preferibil­mente tra Mario Rui, Fabian Ruiz e Insigne, però soffre il contropied­e dell’Udinese, che Lasagna sa gestire e che De Paul

IL PEGGIORE

Manolas

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Tiri da dentro l’area
Tiri da fuori area
Tiri di testa
Calci d’angolo
Falli fatti
Cross su azione
Fuorigioco
GETTY IMAGES Festa con le mani a cuore per Matteo Politano, 26 anni. Sotto: Arkadiusz Milik, 26 anni Tiri da dentro l’area Tiri da fuori area Tiri di testa Calci d’angolo Falli fatti Cross su azione Fuorigioco
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LA PARTITA DI IERI NELL’ ANALISI OPTA
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