Musso, intuito e prodigio De Maio, pecca decisiva
UDINESE Musso
Lo scatto su Mario Rui non è di semplice lettura ma rimedia, con un balzo all’indietro e una tecnica da applauso. Ma il prodigio autentico è su Zielinski, per buttarla sulla traversa.
Becao
E’ costretto a soffrire, perché vede Insigne e Callejon, anche Mario Rui. Sembra quasi accanimento, troppi contro, poi si rialza a resiste.
De Maio
Sa come si sistema la ceralacca là in mezzo, dove il Napoli prova a sfondare con percussioni e palleggio. Ma lui non insegue finezze. Chiude tardi su Politano e quella è la macchia.
Nuytinck 7 5,5 5 6
Perde Milik, forse inconsapevole della sua presenza, e rimane ingabbiato in quel caos che sa di fiera. E’ reattivo e diventa un altro quando la partita richiede anche il corpo a corpo in ogni zona del campo, soprattutto dalle sue parti.
Stryger Larsen
Finisce per diventare una presenza ornamentale, ma non dipende da lui: il Napoli attacca da quella parte, nella ripresa più che nel primo tempo, e lui s’inabissa.
De Paul 5,5 6,5
E sono sette, nel contesto di una partita stranissima, vissuta (quasi) in disparte. Ma fidarsi di lui non conviene: emerge e zac, ti taglia dove fa male. Però poi è superficiale, quasi presuntuoso, sul cucchiaio che diventa solo un palo.
Wallace 6
Deve industriarsi per erigere una diga, per rendere complicata l’iniziativa altrui. E’ un discorso che resta lì sospeso, perché la prima opposizione - la sua - pare blanda. Ma ha carattere e si nota alla distanza.
Troost-Ekong (44' st)
Giusto per guadagnare qualcosa, forse il tempo.
Fofana
Ha una fisicità impressionate ma è anche esageratamente passivo e Fabian, per un bel po’, lo costringe a faticare come un disperato. Si scuote nella ripresa e l’Udinese respira.
Zeegelaar sv 6 6
Prima Callejon, poi il resto: solo che ad un certo punto abbandona lo spagnolo e se ne va per mettere il cross che vale lo 0-1. La generosità
IL MIGLIORE
Musso
non gli manca e la mette al servizio della fascia.
Ter Avest (37' st)
Piccoli cenni, che però non possono incidere
Nestorovski
Lo senti (e segna in fuorigioco), lo avverti, lo pesi e decidi che conviene starsene intorno a lui. Entra nel gol in qualche maniera, aprendo il campo a Zeegelaar
Lasagna sv 6 6,5
Ondeggia in attacco, si allarga e però non riesce ad essere se
IL PEGGIORE
De Maio
stesso, ma solo perché lo ha deciso Ospina che fa qualcosa di strepitoso sulla sua rasoiata. E a quel punto non gli resta che l’imprecazione. Gli Dei non stanno con lui.
Sema (47' st)
La presenza e l’amarezza.
Gotti (all.) sv 6
Esce a testa alta e il Genoa gli dà una mano. Senza rinunciare ma con la consapevolezza delle differenze. E persino con qualche rimpianto.