BRESCIA-SPAL 2-1 Il Brescia stende la Spal che retrocede in serie B
Biancazzurri in vantaggio con Dabo Zmrhal li fredda con una doppietta
ALLENATORE: Lopez. SOSTITUZIONI: 1’ st Skrabb per Spalek, 17’ st Martella per Skrabb. A DISPOSIZIONE: Andrenacci, Abbrandini, Gastaldello, Chancellor, Ghezzi, Aye, Mangraviti, Viviani, Bjamarson. AMMONITI: 14’ pt Saplek per gioco falloso, 45’ st Torregrossa per gioco falloso.
ALLENATORE: Di Biagio. SOSTITUZIONI: 20’ st Strefezza per D’Alessandro, 42’ st Valoti per Tunjov. A DISPOSIZIONE: Thiam, Meneghetti, Floccari, Murgia, Castro, Sala, Delbelo, Di Francesco, Tomovic, Bonifazi.
AMMONITI: 19’ st Reca per gioco falloso 31’ st Dabo per proteste.
I VOTI
MARCATORI: 42’pt Dabo (S) 21’st e 49’st Zmrhal (B). ASSIST: Missiroli (S), Alf. Donnarumma (B). ARBITRO: Abbattista Di Molfetta. Guardalinee: Del Giovane Perrotti. Quarto Uomo: Serra. Var: Banti. Avar: Tolfo. NOTE: la partita si è giocata a porte chiuse. Angoli 4 pari. Recupero: pt 2’, st 4’.
Spal matematicamente in Serie B dopo tre campionati nella massima serie. Brescia aggrappato al filo sottilissimo della salvezza. Quasi impossibile, ma finchè c’è vita….
L’APPROCCIO ALLA GARA. La squadra di Lopez per tutto il primo tempo combina poco, anzi niente, per dimostrare di essere almeno viva. Fa viaggiare la palla a velocità di lumaca, mai un passaggio in verticale, sempre tocchi laterali che impediscono qualsiasi sbocco in attacco affidato alla collaudata coppia Alfredo Donnarumma-Torregrossa. Non che la Spal domini la sfida, che pare un’amichevole, ma almeno prova a giocarla.
SPAL AVANTI. Il messaggio al Brescia, che sembra con la testa già al prossimo campionato, è chiaro. Nei primi due minuti di gioco la squadra di Di Biagio, uno dei protagonisti del Brescia di Mazzone, conquista quattro angoli consecutivi e la conclusione di Cerri sul primo palo, quello difeso da Joronen non è di quelle che lasciano di stucco, comunque abbastanza insidiosa da costringere il portiere islandese ad un intervento non proibitivo, ma nemmeno troppo semplice. Un lampo. Solo un lampo in una sfida altamente consigliata a chi soffre di insonnia. Altro che contare le pecore. Il sonno è garantito. Così fino al 42’ quando Missiroli inventa un assist perfetto per Dabo. La palla schizza su Joronen. Come la pallina del flipper ritorna sulla gamba di Dabo che quasi non se ne accorge e la vede solo quando va a sonnecchiare in fondo alla rete del Brescia.
LA RIPRESA. Non è roba buona per i palati fini, ma nemmeno il pane raffermo del primo tempo. Lopez lascia nello spogliatoio Spalek che nel primo tempo non ha fatto né il rifinitore né l’ala e inserisce Skrabb che dura un quartod’ora. Esce azzoppato in una scontro. In campo Martella che si ricorda di essere stato uno dei giocatori importanti per la promozione e diventa un iradiddio sulla fascia sinistra. Il Brescia esce dal letargo, la Spal prova a reagire, sfiora anche il colpo del ko con Petagna, ma rischia anche di subire il pari che arriva intorno al ventesimo.
DOPPIO ASSIST. Merito di Donnarumma che controlla palla in area, la cede all’indietro a Zmrhal: piatto perfetto, imprendibile per Letica. Il pareggio non serve, veramente, visto il risultato di Genova (rossoblù battono il Lecce e si allontanano dalla zona calda), nemmeno la vittoria, ma il Brescia ci crede e all’ultimo dei quattro minuti di recupero la premiata ditta Donnarumma-Zmrhal fa secco per la seconda volta il portiere croato Letica. La Spal di Di Biagio a quattro partite dalla fine del campionato è la prima squadra a dare l’addio alla serie A.