Corriere dello Sport

PRESSING SINISA TOCCA AL BOLOGNA

Il tecnico ha chiesto al club rinforzi per l’Europa e comunque di chiarire quali saranno gli obiettivi

- Di Giorgio Burreddu

ASinisa Mihajlovic ieri hanno ricordato che questa è la stessa squadra che ha battuto le big di A e lo sfogo post-Milan lo hanno derubricat­o a sfogo. Ma il tecnico serbo vuole di più, non gli basta. Due difensori più un attaccante: il minimo per andare in Europa. Soldi però non ce ne sono più. Joey Saputo ha chiuso i rubinetti, ha speso trenta milioni a Montreal e gli incassi (zero dai diritti tv) non arrivano senza pubblico. L’attaccante è l’asset decisivo per fare il salto di qualità, ma né Favilli né altri nomi sembrano sufficient­i per fare il salto di qualità. La punta centrale che può costare anche venti milioni, insomma, non arriverà. E allora? L’idea di Musa Barrow prima punta è la soluzione che servirà anche a coprire un mercato non certo al top, condiziona­to dal Covid, dalle perdite di Saputo in Canada. Il numero uno della società proverà a venire in Italia entro la fine del campionato, ma al momento date non ce ne sono. È già in programma il classico summit a fine stagione, e se sarà a Casteldebo­le o via Zoom lo sapremo solo nelle prossime settimane.

DIFESA. Il capitolo apertissim­o è però un altro: quello della difesa. Da sistemare, non solo ritoccare. Gli emissari del Bologna hanno già individuat­o due profili in Europa, ma se prima della pandemia sembravano nettamente alla porta, adesso anche lì qualche problema si apre. Le soluzioni dei prestiti con riscatto o altre alternativ­e a basso costo sono le uniche ad essere state prese in consideraz­ione. Al momento, però, l’unica pista concreta è quella di De Silvestri, vicino al club rossoblù, pronto a ritrovare Mihajlovic. L’affare non è ancora chiuso, ma il Bologna ci sta lavorando. De Silvestri è comunque un’opzione che andrà di pari passo con l’evoluzione di Tomiyasu. Il giapponese è la chiave del mercato. Perché? Se Mihajlovic deciderà di metterlo al centro della difesa, allora il club si dovrà orientare su un terzino e su un centrale. A oggi il giapponese non ha fornito garanzie al centro, e questo è oggetto di discussion­e tra Mihajlovic e lo staff. D’altra parte Sinisa vorrebbe giocatori in grado di stare al passo con il suo gioco, fatto in campo aperto, pieno di duelli, di velocità, di difficoltà. Non tutti in rosa reggono questa pressione, è per questo che Mihajlovic vuole maggiori garanzie anche in chiave tecnico-tattica.

PRIMA PUNTA. E’ un paradosso: più forza in squadra con un budget contenuto, quasi nullo. Come fare? Se da una parte la dirigenza è convinta di avere a disposizio­ne materiale su cui lavorare, una squadra forte, di qualità, dall’altra Mihajlovic vuole giocatori forti e in grado di puntare alle posizioni più nobili della classifica (Europa League). Il tecnico ha indicato una lista di profili già prima della pandemia. Ora tutto assume contorni diversi. L’attaccante è per lui il punto centrale. Prima della sfida contro il Milan era stato lo stesso Sinisa a dire che «con una prima punta da quindici gol avremmo qualche punto in più». Quella punta che il mercato non può portare diventerà Barrow. Su di lui il Bologna crede molto. In chiave tecnica, sì. Ma anche per una questione legata proprio al mercato: trasformar­e in prima punta lui, già 8 gol all’attivo da esterno, è la chiave per evitare di tornare sul mercato. Con la speranza, si augurano a Casteldebo­le, che Skov Olsen esploda e Orsolini mantenga una certa continuità.

 ?? ANSA ?? Sinisa Mihajlovic, 51 anni, sfila davanti la squadra. I suoi giudizi per il futuro sono già delineati per ciascuno
ANSA Sinisa Mihajlovic, 51 anni, sfila davanti la squadra. I suoi giudizi per il futuro sono già delineati per ciascuno
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