Fuoco e fiamme, squadra a testa bassa
IN CAMPO MIHAJLOVIC NON HA FIATATO, MA NEGLI SPOGLIATOI...
Sul campo Sinisa Mihajlovic non ha fiatato. O quasi. Quello che doveva dire lo aveva già detto alla squadra prima di iniziare la seduta di allenamento di ieri pomeriggio. Negli spogliatoi di Casteldebole il tecnico rossoblú ha ribadito che non vuole più vivere giornate come quella di San Siro contro il Milan. Umiliazioni del genere non le vuole più provare nell’ultimissimo scorcio di campionato. Ad ascoltarlo c’erano tutti i suoi ragazzi. Testa bassa. Non è volata una mosca. Poi la squadra dopo il discorso si é divisa in due. Da una parte i titolari del sabato sera che hanno lavorato in palestra scaricando l’acido lattico. Dall’altra il gruppetto delle riserve contro il Milan. Palacio, Medel, Barrow e via via tutti gli altri si sono messi in cerchio intorno al loro mister. Braccia conserte per Mihajlovic che li ha guardati uscire dagli spogliatoi e ad uno ad uno lì ha fissati negli occhi. Poi con una sola parola ha dato il via al loro allenamento. Lavoro atletico e partitella a buona intensità a campo ridotto. Mihajlovic ha fatto sentire la presenza senza più parlare. Il lavoro, sotto lo sguardo anche di Sabatini, Bigon
e Di Vaio, lo hanno portato avanti gli uomini del suo staff. Lui però come sempre non si è perso un momento. Un silenzio che valeva più di mille parole. Contro l’Atalanta dovrebbero rivedersi da titolari Barrow e Palacio e probabilmente anche Medel. La rifinitura di oggi sarà decisiva per compiere le scelte sull’undici titolari. Ma sicuramente non sarà a disposizione Dijks. Il terzino olandese é stato squalificato dal giudice sportivo per un turno. E sarà costretto a saltare la gara di domani sera. Al suo posto uno tra Krejcí e Denswil. Jerdy Schouten invece ha lavorato a parte. Il centrocampista centrale ha rivisto il pallone. Ha iniziato a calciare proseguendo così il lavoro di recupero dall’infortunio.
È stato chiarissimo: umiliazioni come quelle di San Siro sono inammissibili