Corriere dello Sport

Dovizioso, messaggio alla Ducati «Podio centrato usando la testa»

IL VICE CAMPIONE DEL MONDO È TERZO L’incidente, l’operazione, la pista “nemica”, i dubbi sul futuro: ha mostrato il suo valore contro tutto

- Di Serena Zunino

weekend sarà costretto a saltare un GP. Il campionato di Marc non ha fatto in tempo a iniziare che ha già subìto una pesante battuta d’arresto, mentre lui aveva tutte le carte in regola per svolgere un’altra stagione da leader, forte del feeling speciale con la Honda. «Vi prometto che tornerò al più presto, e ancora più forte» promette Marquez via social. «Per il titolo è difficile, perché ci sono poche gare - chiosa Valentino Rossi - Bisogna vedere quanto ci mette a recuperare». Il count-down è iniziato.

Non è mai stato nella posizione di leader Andrea Dovizioso, nel primo GP di Jerez, eppure per descrivere il sapore del podio conquistat­o in Spagna ha detto: «Per me è come una vittoria». E lo può dire ad alta voce, perché quella in cui è riuscito è stata un’impresa, fatta di strategia e intelligen­za.

Da sempre lui e Jerez non si sono ben sopportati, tanto che se scorriamo il suo palmarés alla ricerca del podio precedente, lo troviamo ben tredici anni fa, quando il forlivese disputava la 250cc. Aver concluso il GP di Spagna con 16 punti in tasca è quindi da ritenere oro per Dovizioso, ma per fare un’analisi ben più completa ci sono altri due aspetti da prendere in consideraz­ione, uno fisico e uno tecnico.

FISICO. Il 34enne si era presentato in Andalusia ancora convalesce­nte dalla frattura alla clavicola rimediata a fine giugno durante una prova di motocross del campionato regionale dell’Emilia Romagna, e sistemata con un intervento chirurgico. Questo, però, non ha creato alcun problema, neppur minimo, al pilota, che nelle settimane precedenti ha svolto una preparazio­ne fisica impeccabil­e tanto da arrivare a Jerez, su una pista che richiede tanta forza, in ottima forma. E neppure il caldo, che è stato un duro avversario per tutti, ha scalfito la sua integrità fisica. Non può dire lo stesso per Cal Crutchlow, che dopo la caduta nel warm up ha rimediato una piccola frattura allo scafoide del polso sinistro e dovrà essere operato.

DESMOSEDIC­I. L’altro aspetto, invece, è legato alla sua Rossa compagna d’avventura. Fin dai test invernali Ducati ha lottato con l’adattament­o della nuova gomma posteriore portata da Michelin, ed è stato lo stesso forlivese a sottolinea­rlo più volte durante il fine settimana spagnolo. La combo formata dal grande caldo e dalla nuova gomma gli era veramente difficile da gestire. Dopo non esser riuscito a centrare l’obiettivo della seconda fila nelle qualifiche, il forlivese ha svolto un grande lavoro per ritrovare fiducia sulla sua Desmosedic­i. Partito ottavo, non si è mai affacciato alla lotta per la vittoria. Per lo più “Dovi” ha occupato la quinta posizione, ma sul finale ha sfoderato la giusta strategia.

«In gara non ne ho mai avuta - ha spiegato - Ho fatto la differenza a rimanere calmo e a usare la testa. Non sono mai riuscito ad andare forte, ma non ho mai mollato». E questo arriva prima di tutto dall’esperienza che Dovizioso ha maturato nel tempo e che ha saputo sfruttare nel migliore dei modi per salvare il salvabile su una pista difficile per lui e per la Rossa. Così facendo Andrea è stato capace di ottenere il suo risultato migliore di sempre in MotoGP su questa pista, riuscendo nel finale a difendersi dagli attacchi di Franco Morbidelli e Pol Espargaro, e a infliggere poi il sorpasso decisivo a Jack Miller nel penultimo giro, per afferrare con forza e volontà il terzo gradino del podio.

RISCATTO. E questo sa anche un po’ di riscatto morale, perché quel sorpasso l’ha inferto proprio a colui che è già stato ingaggiato per il prossimo anno dal team ufficiale Ducati, mentre lui è ancora in attesa di avere dalla Casa bolognese ulteriori sviluppi sul suo possibile rinnovo in ottica 2021-22.

I risultati dei primi Gran Premi sarebbero stati presi in esame per arrivare alla decisione definitiva e questa è stata una prova decisament­e convincent­e per il 34enne, che si dimostra in ottima forma, sia fisica sia mentale. Se la casa di Borgo Panigale era dunque alla ricerca di conferme sul suo conto, ora non può certamente dire di non averle avute.

È il miglior risultato in MotoGP a Jerez Anche Crutchlow cade e sarà operato

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ANSA Andrea Dovizioso, 34 anni, in lotta con la KTM di Pol Espargaro, 29
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