Arbolino terzo in volata dopo un fuori pista
Salta come un grillo, salta e salta Tony Arbolino, la gioia non se la tiene. E fa bene: terzo posto a Jerez per lui e il suo Team Snipers al termine di una gara che forse poteva dare di più. Ci si accontenta (diciamo così) dopo quattro mesi di attesa e di paura, quattro mesi con poco gas e adesso i pilotini italiani hanno voglia di riprendersi la scena. Per il GP di Spagna quello di Arbolino, milanese, vent’anni il prossimo 3 agosto, è un primo, luminoso segnale. A spuntarla, però, è stato Albert Arenas, primo dopo una gara serrata e decisa, feroce fino all’ultima curva. Ed è proprio lì che lo spagnolo della Ktm del team Angel Nieto trova il guizzo per precedere sul podio il giapponese Ogura, secondo. Sono invece le prime come le ultime curve a graffiare l’anima di Arbolino: «Ero veloce quando sono finito fuori pista e per il contatto mi si è aperto anche l’airbag», racconta. Ma tutto è bene quel che finisce bene: «Ho fatto tutto perfetto, fino all’ultima curva. Sentivo già la vittoria vicina, ho cercato di chiudere la strada a McPhee (poi caduto; ndr), ma era più veloce di me». Il terzo posto è comunque un risultato di livello, «anche se - aggiunge Arbolino - non sono contento del mio fine settimana». Si rifarà. Ai piedi del podio Andrea Migno (quarto) e Celestino Vietti (quinto), poi Stefano Nepa dodicesimo e Fenati tredicesimo. Caduti Riccardo Rossi e Dennis Foggia.