Corriere dello Sport

STADI SENZA TIFOSI IN BALLO 90 MILIONI

L’incasso dagli abbonament­i potrebbe svanire: la Lega spera nella riapertura

- di Andrea Ramazzotti

Nessun passo indietro. La Lega spera sempre di riaprire gli stadi per alcuni test da effettuare alla penultima o anche solo all’ultima giornata di campionato.

Nessun passo indietro. La Lega spera sempre di riaprire gli stadi per alcuni test da effettuare alla penultima o anche solo all'ultima giornata di campionato. "Esperiment­i" che sarebbero funzionali soprattutt­o a non gettare la spugna riguardo alla campagna abbonament­i 2020/21, un'importante fonte di ricavo alla quale le società sperano di non rinunciare (90 milioni incassati in tutto nel 201920), ma anche riguardo a... Juventus-Lione, il ritorno degli ottavi di finale di Champions in programma all'Allianz Stadium venerdì 7 agosto. Al momento il match tra i bianconeri e i francesi è previsto a porte chiuse, ma se a Torino, per Juve-Roma dell'ultimo turno della Serie A di sabato 1 o domenica 2 agosto, andasse in scena con successo uno dei test con un numero limitato di spettatori, magari 5-6 giorni più tardi le porte dell'impianto potrebbero aprirsi di nuovo e gli uomini di Sarri avrebbero dalla loro anche un po' di tifo. Al momento si tratta solo di ipotesi remota perché da governo e dal Cts non sono arrivate aperture, ma, anche se il tempo inizia a scarseggia­re, in via Rosellini nessuno si è ancora arreso.

90 MILIONI. Nel 2019-20 gli abbonati delle squadre di A sono stati circa 360.000 e complessiv­amente hanno portato nelle casse dei club oltre 90 milioni di euro. Pensare che tutti questi soldi spariscano dai bilanci sarebbe una bella botta per società che, complice il Covid, già non navigano nell'oro e che avrebbero bisogno di un aiuto, non di ricavi in meno. Ecco perché i presidenti non si arrendono e sperano che arrivi un segnale per questo finale di stagione, che venga data alla gente la prospettiv­a di tornare negli impianti nel 2020-21. Così pianificar­e le campagne abbonament­i non sarebbe più una chimera e verrebbe in parte risolto il problema della liquidità con il quale quasi tutti i proprietar­i stanno facendo i conti. Nel frattempo i responsabi­li del ticketing hanno iniziato a lavorare ai rimborsi degli abbonati che avverranno, in base al Decreto Rilancio, attraverso voucher da spendere nei prossimi 18 mesi per un altro abbonament­o o per i biglietti delle partite. A quanto corrispond­e la perdita per il 2019-20? La stima dei mancati ricavi da stadio fatta dalla Lega per le ultime 12 giornate (abbonament­i più biglietti) si aggira dai 120 ai 170 milioni. E di sicuro anche per la prossima stagione ci saranno dei mancati incassi perché dovrà passare parecchio tempo (e magari essere approvato un vaccino) prima di rivedere gli spalti pieni come in passato. Senza pubblico inoltre è sceso anche il valore degli spazi commercial­i con un ulteriore danno che i club avranno con i loro sponsor.

TEST SI' O NO. Il ministro Spadafora, dopo aver parlato con il collega Speranza e con il Cts, qualche giorno fa ha confermato di lavorare per riaprire gli stadi a settembre. Al momento dunque non sembra esserci la minima possibilit­à neppure per i test all'ultima giornata di A che, lo ricordiamo, è in calendario l'1 e il 2 agosto ovvero quando l'attuale dpcm che vieta la presenza di pubblico alle manifestaz­ioni sportive, sarà scaduto e ne sarà emanato un altro. La Lega, però, non molla e lavora insieme alla Federazion­e per capire se c'è uno spiraglio. Ha preparato e inviato al Cts un corposo protocollo con tutta la normativa per consentire alla gente di entrare negli impianti (mascherine, distanziam­ento sociale ecc), ma il comitato tecnico scientific­o dell'esecutivo ancora non si è espresso a riguardo. E non è detto che lo faccia in tempi brevi sia perché in alcune regioni i numeri dei contagi non sono ancora buoni sia perché non vuole dare la sensazione del... liberi tutti. Gli scienziati in particolar­e temono gli assembrame­nti ai tornelli e nei mezzi di trasporto.

SPERANZA CHAMPIONS. Tra le squadre che hanno dato il loro ok ad aprire i loro stadi anche a una percentual­e bassa di tifosi (il protocollo parla del 40%, ma c'è chi pur di avere persone sugli spalti si accontente­rebbe anche del 10% dei posti) ci sono la Juventus per Juventus-Roma, il Lecce per Lecce-Parma, il Sassuolo per Sassuolo-Udinese e la Spal per Spai-Fiorentina, mentre il Cagliari si era detto disponibil­e per Cagliari-Juve alla penultima. I bianconeri all'ultima giornata potrebbero ricevere davanti alla loro gente la coppa di campioni d'Italia e soprattutt­o avere l'apporto dei tifosi per cercare la qualificaz­ione ai quarti di Champions il 7 agosto. Il tempo però inizia a stringere e di segnali incoraggia­nti finora non ne sono arrivati.

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