Rabbia Conte può perdere Sanchez
L’allenatore tra qualche rimpianto e la difficile gestione degli uomini «Sulle gambe e nella testa: bisogna fare attenzione Rispetto a Napoli e Atalanta l’Inter avrà meno tempo per recuperare». E scoppia anche la grana Sanchez
I rimpianti ci sono, anzi ci devono essere. Basti pensare ai pari con Sassuolo, Verona e Fiorentina, oltre alla sconfitta in superiorità numerica col Bologna.
Irimpianti ci sono, anzi ci devono essere. Basti pensare ai pareggi con Sassuolo, Verona e Fiorentina, oltre alla sconfitta in superiorità numerica con il Bologna. Fanno, in tutto, 9 punti persi: con quelli, l’Inter sarebbe prima in classifica, per di più con 2 lunghezze davanti alla Juventus. Tuttavia, ci sono anche le giustificazioni per quello che è accaduto nelle settimane post lockdown, che magari valgono anche per i bainconeri. Ad ogni modo, secondo Conte sarebbe servita un’Inter più pronta, con più mentalità vincente, quindi con giocatori più esperti e di spessore per essere davvero competitivi. A tutte queste considerazioni, però, vanno aggiunte le variabili legate ad un finale di stagione anomalo, con 13 partite (12 più il recupero con la Sampdoria) concentrate in un mese e mezzo, per di più nel pieno della stagione estiva. «E’ un’esperienza totalmente diversa rispetto al passato – argomenta Conte -. Giochiamo e ci alleniamo a temperature alte. E il calendario è stato concentrato per riuscire a concludere il campionato»: ci saranno strascichi anche per il prossimo.
NAPOLI E ATALANTA MESSE MEGLIO. Il tecnico nerazzurro lascia intendere che la gestione di risorse e uomini sarebbe stata diversa in condizioni normali. «Ruotare i giocatori è obbligatorio – insiste Conte -. La fatica si fa sentire, oltre che nelle gambe, anche nella testa. Occorre fare attenzione, così in allenamento i ritmi sono più bassi e pure i carichi sono irrisori rispetto alle abitudini. E’ importante non eccedere a livello fisico e a livello mentale, per poi cercare di preparare al meglio le partite tatticamente, nonostante il poco tempo a disposizione».
Intanto, si avvicina anche l’Europa League, l’ultimo obiettivo della stagione. Volendo, sarà così anche per Napoli e Atalanta, ovvero gli ultimi due avversari in campionato. Ma, secondo Conte, bergamaschi e partenopei, avendo più tempo a disposizione prima dei rispettivi impegni europei, saranno meno condizionati. «C’è differenza, perché noi saremo in campo già il 5 agosto, mentre i nostri avversari dopo il 10 (in realtà in Napoli affronterà il Barcellona l’8 e l’Atalanta sfiderà il Psg il 12, ndr), così avranno più tempo per recuperare e riposare. Sono situazioni diverse, perché noi arriveremo di corsa all’Europa League: finiremo tirati il campionato e continueremo ad essere carichi anche dopo».
AUT AUT UNITED. Peraltro, sempre a proposito di Europa League, l’Inter ci sta arrivando con l’incognita Sanchez sempre più pesante. Il Manchester United, infatti, ha messo in chiaro che il prestito del cileno non verrà prolungato oltre il Getafe e che l’unica possibilità per trattenerlo resta il trasferimento a titolo definitivo. Il club nerazzurro è già al lavoro per trovare una soluzione. Gli scenari prospettati ai Red Devils sarebbero due: da un lato un prestito con obbligo di riscatto nel 2021, oppure uno scambio con Perisic, che il Bayern non acquisterà nemmeno con lo sconto. Il vero nodo, però, sembra essere l’ingaggio di Sanchez, che, nel contratto con lo United, in scadenza nel 2022, arriva a 13 milioni di euro più bonus, con un 25% in più in caso di partecipazione alla Champions. Ebbene, per l’Inter l’unica possibilità è quella si spalmarlo su 3 stagioni, ma partendo da una base di non più di 8 milioni. Insomma, avere Alexis per tutta l’Europa League è ormai una lotta contro il tempo.