Corriere dello Sport

«Brava Atalanta sei pronta per l’urto del Psg»

«In Champions vorrei recuperare Ilicic. E spero ci sia anche Mbappé, a me piace sfidare i campioni»

- Di Giancarlo Gnecchi

In casa atalantina il pareggio è accolto con soddisfazi­one: «E’ stato un bel confronto che prolunga la striscia positiva ha detto Gasperini, ieri in tribuna per squalifica - e ci conferma in lizza per un finale da sogno. Potevamo anche vincere, ma siamo stati bravi a rimontare, il risultato ci sta. Il rigore? Beh, diciamo che è stato bravo Donnaruma. I ragazzi si sono battuti al top ed ancora una volta pure i cambi hanno funzionato al meglio. Mi è piaciuta la prova della difesa, siamo migliorati rispetto alle prime gare dopo il lock down. Penso proprio che la base per reggere l’urto del Psg ci sia. Mbappé si è fatto male? Spero che recuperi, io voglio sempre giocare come i campioni, così se poi vinci il tuo risultato è valorizzat­o. Giocherà Ilicic? Speriamo, lui è molto importante per il nostro gioco».

LA TRANCE. Il popolo atalantino in questi giorni vive come se fosse in trance, non riesce neppure a scherzare e rimanda ogni conclusion­e di qualsivogl­ia discorso al 90’ dell’ultimo scontro, curioso solo di toccare con mano la realtà finale che gli riserverà la chiusura di questa fantastica avventura. Il tutto però in modo sereno, senza mai uscire dai giusti binari, affrontand­o anche voli pindarici in maniera leggera, proprio perché la classifica sembra a tutti partorita da qualcuno a cui piace rendere la realtà alquanto romanzesca.

I SOCIAL. Sui social se ne parla a lungo, ma quasi sempre in modo soft per paura di risvegli tumultuosi. Si accarezza in un certo senso questo momento di grande euforia, restando fortemente uniti a Gasperini e compagni, senza illudersi troppo. C’è già chi esibisce la classica frase di tali vigilie: «Comunque vada sarà sempre un trionfo». Del resto è un modo di fare ultimament­e divetato di moda sul fronte atalantino. Non si può dimenticar­e quanto avvenuto dopo essere stati asfaltati al Meazza dall’Inter in una serata amarissima: al rientro a Zingonia il pulman nerazuro fu accolto da circa tremila tifosi portando in trionfo l’intera squadra, come se avessero poche ore prima fatta propria una vittoria clamorosa.

TURNING POINT. In quella notte Gasperini, Gomez e compagni capirono fino in fondo in che clima stavano vivendo e iniziarono a comprender­e che proprio a Bergamo potevano realizzare i più bei sogni della propria carriera.

IL CALCIOMERC­ATO. Tornando a bomba a oggi un altro dettaglio che mette a fuoco come viene vissuto questo finale di campionato è il modo con il quale viene interpreta­to il potenziale calciomerc­ato orobico: sono tutti arciconvin­ti che nessuno migrerà verso altri lidi, banalizzan­do voci piuttosto pesanti. A esempio Castagne è assalito da richieste corpose; lo vogliono Tottenham, Psg, Leicester e altre. Gosens non è da meno perché in fila alla sua porta si sono messi Inter, Juventus, Herta Berlino, Borussia Dortmund. Ebbene il popolo nerazzurro neppure si sofferma su queste voci perché è convinto che alla fine resteranno a Bergamo, una piazza che non può essere abbandonat­a dato che il legame è indissolub­ile. Lo stesso discorso coinvolge anche Gasperini, ancor più avvalorato dalla riconquist­a della Champions e dalla certezza che il presidente Antonio Percassi vuole a tutti i costi rafforzare la rosa per rendere maggiormen­te competitiv­a una squadra che fin qui ha realizzato splendidi miracoli. Insomma questo finale di campionato sta diventando memorabile.

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GETTY Tullio Gritti, 61 anni, ha sostituito al Meazza lo squalifica­to Gasperini
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