Corriere dello Sport

Il Napoli chiamato alla prova verità con il Sassuolo come fosse il Barça

IL TECNICO VUOLE VEDERE FAME DA CHAMPIONS La squadra deve rispondere con carattere alle critiche di Gattuso dopo la partita con il Parma

- di Fabio Mandarini

Due settimane da oggi: il conto alla rovescia verso il Barça è pronto a entrare nel vivo. E no, non si tratta soltanto di statistica e suggestion­e: dopo qualche amnesia di troppo, Gattuso vuole e anzi pretende di vedere il vero Napoli e dunque la squadra che ha conquistat­o la Coppa Italia e messo in fila gli avversari fino alla serata di Bergamo con l’Atalanta.

Sì, da quel momento qualcosa è cambiato e sono cominciate le ramanzine e le riflession­i: «Se andremo a Barcellona così, faremo fatica», l'ultimo appello firmato a Parma. «Bisogna darsi una svegliata. A cominciare dalle 21.45 di oggi, al San Paolo con il Sassuolo, e a prescinder­e da chi giocherà. Una partita che deve rivelare il carattere di una squadra che ha in calendario la Champions.

Rispetto alla sfida di mercoledì, comunque, i cambi non mancherann­o: dal portiere, perché Ospina è praticamen­te recuperato e riprenderà il posto di Meret come tradizione sin dal Verona, passando per il centrocamp­o e fino l’attacco. Che dopo l’esperiment­o di Lozano falso nueve si esibirà con un tridente più classico che vede Callejon, Milik e Insigne.

LA RINCORSA. E allora, su la testa: cercasi mentalità giusta, così come ha detto Koulibaly e soprattutt­o così come piace a Gattuso. Sia chiaro: Rino è sempre al fianco dei suoi e ovviamente è soddisfatt­o per tutto quello che la squadra è riuscita a fare finora – Coppa in testa -, però da qualche settimana il Napoli è parso un po’ meno brillante. Sicurament­e stanco, perché i ritmi sono forsennati, ma probabilme­nte anche un po’ meno lucido. E agguerrito (sportivame­nte parlando): un pericolo, consideran­do che mancano appena due settimane alla grande sfida del Camp Nou con il Barcellona, e dunque al bis decisivo degli ottavi di Champions con Messi e blasonati soci. Urge una svolta, un’inversione di tendendera­ndo za: Rino lo ha detto, spiegato e urlato dopo Bergamo, Bologna e Parma. Rino lo pretende oggi con il Sassuolo perché sa che in occasione della partita con il Barça, una grande chance consideran­do anche il momento non esattament­e positivo dei catalani, servirà la migliore versione dei suoi. Il gruppo, la squadra: attenzione, fame atavica, capacità di sacrificio fino all’ultimo istante.

DAVID E DRIES. Per quel che riguarda la formazione, rispetto alla trasferta di mercoledì i cambi saranno ben sette. Un bel po’, come tradizione recente: in porta dovrebbe giocare Ospina, come da alternanza codificata, consiche ha smaltito l’affaticame­nto che lo ha escluso dai convocati di Parma; la linea a quattro sarà composta da Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Hysaj; a centrocamp­o conferma per Fabian e poi spazio a Lobotka in regia e a Zielinski; nel tridente, rispetto al Tardini, l’unico confermato sarà Insigne: poi, Callejon a destra e Milik a recitare da centravant­i. Arek (molto) più di Mertens: Dries ha recuperato dal colpo al gluteo rimediato con l’Udinese, tant'è che tre giorni fa è anche andato in panchina, ma l’idea dominante è di non rischiarlo ancora. Almeno dall’inizio.

7 cambi, tridente classico (Callejon Milik e Insigne) e in porta Ospina

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MOSCA Rino Gattuso, 42 anni, vuole un Napoli da Champions
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