Gotti a Cagliari vuole blindare salvezza e... posto
UDINE - I bianconeri friulani sembravano non aver scampo contro la Juve. Le assenze di troppi titolari (ben cinque) che hanno costretto Gotti a rifare il centrocampo, cui si è aggiunta all’ultimo istante quella di Lasagna (affaticamento al retto femorale) sembravano dare via libera alla squadra di Sarri. Così non è stato. L’undici friulano è parso una armoniosa, splendida orchestra, con alcuni solisti d’accezione, Fofana, il solito De Paul, il ritrovato Sema. L’Udinese si è così resa protagonista della prestazione più convincente della stagione, una delle più belle degli ultimi anni. Un capolavoro merito pure di Gotti, abile nocchiero, che ha sbagliato nulla, che ha caricato a dovere i suoi. I tre punti hanno l’inconfondibile sapore della salvezza anche se manca il conforto dell’aritmetica. Una valida organizzazione di gioco, il costante equilibrio tattico, un’invidiabile tenuta sotto il profilo atletico sono state le armi con cui è stata stesa la Juve, oltre alle giocate dei solisti bianconeri. Qualcuno obietterà che la Juve era in cattiva giornata; forse, ma non vanno assolutamente sminuiti i meriti dei friulani la cui prestazione apre il capitolo dei rimpianti per le troppe occasioni sciupate per assestarsi in posizione mediana. Ora va completata l’opera, l’Udinese deve confermarsi domani a Cagliari (rientreranno probabilmente Walace e Lasagna), poi contro Lecce e Sassuolo. Tre gare dal cui esito dipenderà anche il destino di Luca Gotti. Nel frattempo il valore del cartellino di Fofana e De Paul continua a lievitare…