Corriere dello Sport

«PARMA DA APPLAUSI»

Cellino si accusa: «Ho puntato su Balotelli, senza di lui ci potevamo salvare» D’Aversa: La salvezza un’impresa forse qualcuno non se ne è accorto

- Di Paolo Grossi

Il Parma è salvo e oggi finisce anche la quarantena a cui è stato costretto dalla positività di un membro dello staff. Due buone notizie a cui si aggiunge l’imminente passaggio di proprietà del club, con la trattativa in via di definizion­e tra Nuovo Inizio, il pool dei fondatori parmigiani, e il gruppo qatariota Al Mana. A Collecchio però Roberto D’Aversa preferisce godersi per una volta una vigilia priva di pressioni. «Abbiamo centrato l’obiettivo-salvezza ma questo comunque non deve cambiare nulla su come affrontare il Brescia perché in queste ultime partite dobbiamo cercare di recuperare quello che si è perso nelle ultime settimane. Ora è giusto che si esalti il lavoro di questi ragazzi perché, a parte un periodo di risultati negativi, hanno fatto cose straordina­rie. In questi giorni mi sarebbe piaciuto molto di più vedere valorizzat­o il loro percorso». La partita si presenta un po’ particolar­e. «I nostri avversari sono aritmetica­mente retrocessi ma queste sfide possono nascondere mille insidie, perché sotto l’aspetto mentale il Brescia magari affronterà la partita in maniera disinvolta. Sicurament­e non dobbiamo pensare che sia un impegno semplice, non possiamo permetterc­elo. D’altra parte lavoriamo, sin dal primo giorno del ritiro, per fare il meglio possibile in ogni singola partita. Non ci facciamo influenzar­e dai risultati, né quando si vince 4-1 con il Genoa né quando si perdono alcune partite. Non cambiamo il nostro giudizio sulla prestazion­e in base al risultato. In questo momento il primo obiettivo deve essere quello di fare una partita importante a Brescia, successiva­mente penseremo alle ultime due (contro Atalanta e Lecce ndr)». Contro il Napoli è arrivata una vittoria che ha confermato la forza del gruppo. «Quello che ho detto ai ragazzi è che mi ritengo molto fortunato. Non so quante volte un allenatore può avere la fortuna di avere a disposizio­ne un gruppo come quello che ho io quest’anno e anche negli anni passati: un gruppo con qualità morali importanti abbinate a qualità tecniche. L’obiettivo è stato raggiunto tra mille difficoltà, non ultima il fatto che siamo l’unica squadra ad essere in quarantena. Questo gruppo va soltanto elogiato». Sull’altro fronte il presidente Massimo Cellino ha fatto autocritic­a «Il Brescia aveva la sua forza nel gruppo e nell’entusiasmo. Quell’alchimia

è stata distrutta, avrei dovuto proteggerl­a. Ho inseguito una stella e così ho nociuto alla squadra, che aveva i mezzi per salvarsi anche senza Balotelli. Ma sarebbe ingiusto addossare a lui tutte le colpe. Me le prendo io». Capitolo formazioni: nel Parma rientra Kucka ma è probabile un ampio turn over con Bruno Alves, Darmian e Kulusevski che potrebbero andare in panchina. Nel Brescia spazio ai giovani: in attacco con Torregross­a ci sarà Ayé, in difesa il 2002 Papetti. Previsti 30 gradi: si giocherà insomma anche contro il caldo.

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Roberto D’Aversa, 45 anni, quarta stagione a Parma
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