Corriere dello Sport

VIOLA, NO AL RICORSO «MA RISPETTATE­CI»

Dopo la direzione di Chiffi all’Olimpico e i due rigori alla Roma La Fiorentina sceglie di spostare la battaglia sul piano istituzion­ale, avrà un ruolo decisivo per arrivare a definire norme certe e uniformi

- Di Francesca Bandinelli

La Fiorentina non ci sta, ma la battaglia adesso si sposta tutta sul piano istituzion­ale. Non ci sarà alcun ricorso da parte dei viola per quanto accaduto domenica sera all’Olimpico, per la deviazione dell’arbitro sul colpo di testa di Spinazzola diventato una sorta di….assist per Carles Perez, ma ora più che mai servono regole chiare. La conferma è arrivata nel tardo pomeriggio attraverso una nota: «Non si procederà: il club ritiene preventiva­mente nulla la possibilit­à di ottenere qualsiasi tipo di successo». La società del patron Commisso alza sì bandiera bianca, ma la scelta fatta è motivata. Perché nelle regole attuali, comprese quelle del protocollo VAR, c’è una «forte prepondera­nza dell’assoluta discrezion­alità dell’arbitro su determinat­e situazioni. Nel caso della gara in oggetto, tutto ciò si è tradotto anche nella scelta del direttore di gara di non ricorrere alla tecnologia, che avrebbe potuto correggere quello che è stato ritenuto unanimemen­te un errore di valutazion­e sulla dinamica di gioco». In definitiva, sarebbe come scontrarsi contro i mulini a vento: per questo, per evitare nuove delusioni bisogna cambiare il focus dell’interesse, modificand­o le norme.

REGOLE CHIARE E UNIFORMI. Ed è qui che il ruolo della Fiorentina punta a farsi decisivo, soprattutt­o per il futuro, «affinché il dialogo tra i vari soggetti del mondo del calcio porti presto a regole più chiare e uniformi, così da ridurre il più possibile i margini di errore». A ridosso della fine del match, a caldo, era stato il patron Rocco Commisso, furibondo, a tuonare: «Ci prendono in giro aveva detto -. Ci spieghino perché ancora una volta non è stato applicato il regolament­o». Il dg Barone si era subito fatto sentire con il palazzo del calcio, ma è adesso che deve essere portata avanti la battaglia più importante, affinché episodi simili non debbano più ripetersi. Nè contro la Fiorentina, ma soprattutt­o non contro il calcio italiano. E i viola sono pronti a diventarne promotori.

LA MULTA A PRADE’. Per altro, oltre al danno, con gli esiti del giudice sportivo, si è aggiunta anche la beffa. Perché Daniele Pradè ha rimediato pure un’ammenda da 5 mila euro, per aver contestato, «direttamen­te dal terreno di gioco e con veemenza» la decisione di Chiffi, fischietto che ieri, in città, tutti hanno ricordato essere stato protagonis­ta, con Mazzoleni di tre episodi controvers­i del post lockdown (contro Lazio, Verona e, appunto, Roma. Oltre una decina, invece, quelli dall’inizio della stagione che alimentano il dossier dei torti arbitrali subìti).

PAROLA DI CAPITANO. Pure la squadra si è schierata, di netto, con il suo presidente. German Pezzella, il capitano viola, nel viaggio di ritorno dalla capitale, su Instagram non ci ha girato intorno: «Rispetto», ha scritto, seguito a ruota da Milenkovic - «Ci è stato tolto qualcosa, peccato» - e Kouame: «Perdere fa sempre male, così ancora di più». A guardare avanti è invece l’immarcesci­bile Franck Ribery, che ai suoi followers ha lasciato un messaggio ben preciso: «Mai fermarsi». E’ questa la missione della Fiorentina, per un calcio capace di garantire parità di diritti a tutti.

FIRENZE - Le (inattese) beghe per realizzare il centro sportivo, gli ostacoli (per in momento insormonta­bili) per costruire il nuovo stadio, e come se non bastasse arriva anche una serie di decisioni penalizzan­ti nei confronti della Fiorentina da parte degli arbitri: insomma, Rocco Commisso e la sua pazienza sono messi decisament­e a dura prova e le recenti prese di posizione in tutti i campi stanno lì a testimonia­rlo. Di sicuro, il patron italo americano può contare su Firenze e i tifosi fiorentini schierati compatti al proprio fianco. «I bastoni tra le ruote - afferma Filippo Pucci, presidente del Centro di Coordiname­nto Viola Club glieli stanno mettendo in tutti i modi soprattutt­o per quello che riguarda gli interventi struttural­i, mentre gli arbitri fanno parte del gioco e al di là dei singoli episodi non vedo elementi tali per cui preoccupar­si più di tanto sotto questo aspetto. Mi auguro, piuttosto, che tutto questo che sta accandendo rafforzi la sua voglia di costruire una grande Fiorentina in futuro». A Pucci, fa eco Federico De Sinopoli, presidente dell'Associazio­ne Tifosi Fiorentini che sottolinea­a soprattutt­o un aspetto. «Di sicuro Commisso non è contento, però noi non lo conosciamo bene, quindi non abbiamo cognizione del suo livello di sopportazi­one: purtroppo paga il fatto di non essere in Italia e di non poter venire qua. Un conto è vedersi di persona, un altro sentirsi sempliceme­nte per telefono. Così è tutto un po’ filtrato. Quanto agli arbitri, - prosegue De Sinopoli - è una storia che ha ribadito più volte, ma questa cosa si “combatte” soprattutt­o con i risultati che sono in parte pertinenti a come ti muovi. Sul resto, cioè stadio e centro sportivo, dobbiamo mi devo affidare a quello che dice la Fiorentina: gli aspetti tecnici appartengo­no appunto ai tecnici».

E anche la squadra si è schierata con il presidente: l’urlo di capitan Pezzella

 ??  ?? German Pezzella, 29 anni, difensore argentino e capitano viola
German Pezzella, 29 anni, difensore argentino e capitano viola
 ??  ?? Il difensore serbo Nikola Milenkovic, 22 anni, dal 2017 alla Fiorentina
Il difensore serbo Nikola Milenkovic, 22 anni, dal 2017 alla Fiorentina
 ??  ?? Il patron della Viola Rocco Commisso 71 anni
Il patron della Viola Rocco Commisso 71 anni
 ??  ?? I tifosi della Fiorentina al fianco di Commisso
I tifosi della Fiorentina al fianco di Commisso
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