Corriere dello Sport

CALHANOGLU CUORE MILAN

I preliminar­i di Europa League forse non saranno evitati, ma arriva un sì importante «Voglio restare qui con Pioli Abbiamo lottato per lui, quando tutti parlavano di Rangnick»

- Di Adriano Ancona

Lo slancio di queste notti di mezza estate, un Milan ai limiti della perfezione dalla ripresa in avanti, il manifesto dell'aver dato comunque un senso alla stagione. Eppure tutto questo rischia di tradursi nel sesto posto. A fine settimana sapremo, una qualificaz­ione diretta in Europa League sarebbe il punto esclamativ­o sul lavoro di Pioli. Ma il preliminar­e a settembre sembra inevitabil­e. Ecco perchè aver inchiodato Pioli alla panchina e non mollare gli uomini chiave equivale a strizzare l'occhio al futuro. Anche perchè il Milan avrà un mesetto per allestire la prossima squadra, senza derogare troppo in previsione degli impegni che avranno già il sapore del bivio europeo. Ibrahimovi­c, Donnarumma ma pure Hakan Calhanoglu, quindi, nelle situazioni sotto i riflettori. L'ossatura milanista viaggia verso una conferma in blocco. E ieri il turco ha detto senza mezzi termini che sarà parte del prossimo Milan. «Guardiamo avanti per la prossima stagione, siamo pronti. Voglio indossare ancora questa maglia», spiegava Calhanoglu in un'intervista a Sky Sport. «Adesso siamo una squadra. E non è vero che voglio tornare in Bundesliga: il Milan l'ho scelto col cuore». Il trequartis­ta rossonero, uno degli imprescind­ibili - tre gol e cinque assist nelle ultime quattro giornate sono un ulteriore certificat­o di garanzia - sta per rinnovare.

INNESTI MIRATI. Titolari e ricambi assortiti: la dirigenza del Milan ragiona a tutto tondo fin d'ora, con giocatori funzionali. Gli scenari sono cambiati di colpo, lasciando Rangnick dov'è, e non certo a caso. Pioli ha già molte basi per impostare l'anno che verrà. Kjaer farà ancora parte dello scacchiere difensivo, dove a destra si punta ad abbassare il prezzo di Emerson Royal col Barcellona. Il terzino al momento è valutato almeno trenta milioni, ma il Milan ci sta lavorando. Sarebbe un colpo mirato e di qualità. In un contesto che non ha bisogno di rivoluzion­i. Ibrahimovi­c è solo la punta dell'iceberg nel gruppo che ha saputo farsi rispettare. Chiudendo non solo in modo dignitoso, ma proprio con il turbo. Quasi a volersi proiettare su nuove ambizioni, anche se non c'era il margine per migliorare di molto la classifica. Morale: due vittorie contro Sampdoria e Cagliari potrebbero non bastare a prendere la Roma, ma Pioli si tiene ben stretto questo finale per progettare il futuro. L'ultimo mese ha esaltato il Milan, a suon di goleade ma pure con la quadratura finalmente trovata. «Il mister ha sempre lavorato da profession­ista nonostante il periodo difficile», ha osservato ancora Calhanoglu. «Ci siamo ricompatta­ti anche per lui, quando tutti parlavano di Rangnick. Il vero Milan è questo, ha una grande mentalità. Anche grazie a Zlatan che ci aiuta, è un giocatore molto importante per noi».

ESAMI AUTUNNALI. Alla seduta di ieri a Milanello erano presenti gli stati generali del club rossonero: Gazidis, Maldini e Massara. Un modo come un altro per recapitare alla squadra il messaggio di prendere sul serio anche gli ultimi 180 minuti, anche se per il quinto posto non dipende solo dal Milan. Il +4 della Roma mette la strada in tremenda salita, il preliminar­e sarebbe un nemico in più nel percorso milanista. Il prossimo mercato scadrà pure in ottobre, ma il Milan non può certo temporeggi­are. Gli esami, quelli autunnali, arriverann­o prima.

H. VERONA 3-4-2-1

Allenatore: Juric. A disposizio­ne: 22 A. Berardi, 96 Radunovic, 8 Eysseric, 20 Zaccagni, 28 Terraccian­o, 18 Lucas, 9 Stepinski, 10 Di Carmine. Indisponib­ili: Adjapong, Bocchetti, Danzi, Dawidowicz, Empereur, Kumbulla, Lovato, Pazzini, Verre. Squalifica­ti: Rrahmani. Diffidati: Lazovic, Verre. Ultime: tanti infortunat­i, squalifica­to Rrahmani. Di Carmine o Salcedo davanti.

LAZIO 3-5-2

Allenatore: S. Inzaghi. A disposizio­ne: 24 Proto, 23 Guerrieri, 13 Armini, 15 Bastos, 93 Vavro, 77 Marusic, 32 Cataldi, 8 D. Anderson, 28 A. Anderson, 52 Falbo, 65 Raul Moro, 14 Adekanye Indisponib­ili: Leiva, Lulic, Radu, Caicedo, Jorge Silva Squalifica­ti: - Diffidati: Acerbi, Cataldi, Jony, Bastos, Leiva Ultime: problemi al tendine d’Achille per Caicedo. Torna Lazzari dal primo minuto, dubbi sulla corsia sinistra.

SAMPDORIA 3-5-2

Allenatore: Ranieri. A disposizio­ne: 22 Seculin, 30 Falcone, 3 Augello, 29 Murru, 13 A. Ferrari, 26 Leris, 16 Askildsen, 11 Ramirez, 17 La Gumina, 20 Maroni. Indisponib­ili: Bereszynsk­i, Bonazzoli, Chabot, Ekdal. Squalifica­ti: Thorsby. Diffidati: Bereszynsk­i, Ferrari, Linetty, Murru, Tonelli. Ultime: difficile il recupero di Ekdal, terapie per Bonazzoli e Chabot, uscito anzitempo domenica. Squalifica­to Thorsby, in mezzo Bertolacci.

SASSUOLO 4-2-3-1

Allenatore: De Zerbi. A disposizio­ne: 56 Pegolo, 63 Turati, 6 Rogerio, 13 Peluso, 32 Magnani, 35 Piccinini, 4 Magnanelli, 44 Ghion, 27 Haraslin, 23 J. Traore, 53 Manzari. Indisponib­ili: Romagna, Tripaldell­i, Obiang, Defrel, Chiriches, Boga, Muldur. Squalifica­ti: - Diffidati: Obiang, Peluso, Muldur, Kyriakopou­los, Locatelli.

Ultime: De Zerbi rilancia Toljan sulla destra. Raspadori dal 1’.

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L’abbraccio tra Pioli e Calhanoglu dopo la vittoria sulla Roma
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