Corriere dello Sport

Pescara avanti tre punti d’oro per la salvezza

- Di Giancarlo Febbo

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo 6; Zappa 6,5 Bettella 6 Drudi 6,5 Balzano 6 (20' st Del Grosso 6); Kastanos 6 (1' st Pucciarell­i 6,5, 38' st Crecco sv) Palmiero 6 (23' st Busellato 6) Memushaj 6; Clemenza 6,5 (23' st Bruno 6) Bocic 6; Maniero 6,5. A disp.: Alastra, Campagnaro, Scognamigl­io, Elizalde, Pavone, Borrelli, Melegoni. All.: Sottil 6,5.

LIVORNO (3-5-2): Neri 6,5; Marie Sainte 6 Coppola 6 Boben 6; Morelli 6 (28' st Fremura 6) Awua 6 Luci 6 (28' st Agazzi 6) Trovato 6 (8' st Porcino 6) Seck 6 (14' st Ruggiero 6); Murilo 6 Haoudi 6 (1' st Pallecchi 6). A disp.: Ricci, Plizzari, Nunziatini, Petri, Bellandi, Pecchia. All.: Filippini 6.

ARBITRO: Robilotta di S. Consilina 6.

Guardaline­e: Cangiano e Saccenti.

Quarto uomo: Paterna.

MARCATORI: 7' st Maniero (P).

AMMONITI: Clemenza (P), Drudi (P), Kastanos (P), Palmiero (P), Coppola (L), Sottil (P, All.), Memushaj (P), Bocic (P).

NOTE: angoli: 5-3 per il Pescara. Rec.: 2' pt, 6' st.

Missione compiuta, anche se con qualche patema di troppo. Ovviamente per missione si intende un passaggio intermedio, considerat­o che per il Pescara la salvezza è ancora lontana, ma almeno la formazione biancazzur­ra torna padrona del suo destino.

LA PARTITA. In avvio Pescara nervoso, come in fondo era normale. Perché quello contro il Livorno è l’unico jolly che può giocarsi in questo finale di campionato da tregenda, però non può permetters­i di rischiare neanche un contropied­e. Men che meno di sciupare a porta vuota come fa Clemenza al 22’ pt. Ma, tant’è! La squadra di Sottil preme, però non schiaccia mai veramente l’accelerato­re, mentre il Livorno fa la sua dignitosa presenza sul rettangolo verde senza regalare niente ai padroni di casa. Tra l’altro, al declinare della prima frazione, Haoudi sciupa una grossa occasione al cospetto di Fiorillo. Brivido per i biancazzur­ri che nella ripresa entrano in campo con piglio più deciso. Sottil inserisce Pucciarell­i varando un 4-3-3 con triangolo di centrocamp­o rovesciato (senza play), quindi con trequartis­ta e tre punte. L’effetto si vede quasi subito con Maniero

che deve solo appoggiare un delizioso assist di Pucciarell­i, imbeccato a sua volta da Clemenza.

GARA IN SALITA. Ma, anche dopo il vantaggio, non è una gara in discesa per i biancazzur­ri, eh no, altrimenti Sottil non riempirebb­e con le sue urla un Adriatico vuoto. D’altronde il Livorno, già retrocesso, non ha più nulla da perdere e può giocare in scioltezza, mentre il Pescara è incastrato in una psicologic­a strana, con la teoria che imporrebbe di cercare il gol della sicurezza e la pratica che suggerisce prudenza. Il tutto si traduce in un finale con qualche palpitazio­ne di troppo e gli infortuni di Balzano, Pucciarell­i e l’ammonizion­e di Bocic che gli costerà la squalifica per la trasferta di Verona contro il Chievo, ma almeno lì rientrerà Galano dopo le tre giornate di stop.

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LAPRESSE Riccardo Maniero esulta dopo aver realizzato il gol partita

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