Corriere dello Sport

L’INVASIONE DEI “VALENTINI”

Jerez ha mostrato che il processo formativo dell’Academy è completo Gli allievi della VR46 avevano già vinto gare e titoli, senza però mai incidere in MotoGP. Bagnaia e Morbidelli stanno colmando il vuoto

- Di Mirco Melloni

Tre anni fa, quando ad Assen Valentino Rossi conquistò il suo 115° e per ora ultimo successo nel Motomondia­le, furono due i residenti a Tavullia a festeggiar­e un successo nel GP d’Olanda: un’ora e mezza prima del successo del Maestro, Franco Morbidelli era stato il primo allievo della VR46 Riders Academy a trionfare in Moto2. Dodici mesi più tardi, al Sachsenrin­g, il secondo posto di Valentino Rossi si unì ad altri due podi targati Academy nelle categorie inferiori: in Moto2, Luca Marini conquistò il primo della carriera, e in Moto3 Marco Bezzecchi fu secondo.

Quanto accaduto domenica, con i podi di Rossi in MotoGP, Marini e Bezzecchi in Moto2 e Celestino Vietti Ramus in Moto3, non costituisc­e una primizia e nemmeno un record. Eppure, per la VR46 quella del GP di Andalusia è stata una giornata speciale.

INVASIONE. La ragione è legata a due piloti che non sono giunti al traguardo, e paradossal­mente le avarie alle loro moto hanno permesso proprio a Valentino di festeggiar­e con il prosecco accanto a Fabio Quartararo e Maverick Viñales. Ma è innegabile come Franco Morbidelli e soprattutt­o “Pecco” Bagnaia siano stati gli eroi sfortunati di Jerez 2, visto che sia l’italo-brasiliano che il torinese hanno mostrato - con una concretezz­a mai vista prima - di poter essere top rider anche nella classe maggiore.

E proprio questo è stato il grande successo per la Academy, che ha virtualmen­te completato la propria “invasione” del Motomondia­le: se in Moto3 i primi successi erano arrivati già nel 2014, con il neonato Sky Racing Team VR46, la Moto2 ha regalato le maggiori soddisfazi­oni a Valentino, che prima di veder sbocciare il fratello Luca Marini - quattro successi in carriera e una candidatur­a forte al titolo 2020 - aveva festeggiat­o i Mondiali proprio di Morbidelli e Bagnaia. I primi per l’Italia dopo un digiuno di otto anni. All’appello mancava la MotoGP, ma era soltanto questione di tempo: a Frankie e Pecco servivano soltanto un po’ di esperienza e, soprattutt­o, al secondo, una moto performant­e. Salito su una Desmosedic­i GP20 analoga a quella del team ufficiale Ducati, Bagnaia ha preso a viaggiare con i migliori: a Jerez 2, il 23enne è stato l’unico a girare con un ritmo degno di Quartararo, e due con Alessandro Gocciadoro e Giampaolo Minnucci in sulky.

ORE19.43“secondafin­ale”Breeders Course 3-y-o (6ª corsa, gruppo 2, 1.276.000 sek, m. 1640): 1 Kuyt F. Boko, 2 Onas Prince, 3 Philosophe­r, 4 Bolero Gar, 5 Boltigeur Erre, 6 Armani Degato, 7 Billions, 8 Kate Baldwin, 9 Kilimanjar­o, 10 Boys Stecca. Ore21.15AbergsMe­morial(10ªcorsa, gruppo 1, 3.109.000 sek, m. 1609): 1 Cokstile, 2 Tae Kwon Deo, 3 Milligan's School, 4 Double Exposure, 5 Vitruvio, 6 Racing Mange, 7 Campo Bahia, 8 Zarenne Fas, 9 Ble du Gers, 10 Ecurie D.

TV: diretta UnireSat

NAPOLI - GP Regione Campania maschi (gruppo 2, m. 80.080, m. 2100): 1. Antony Leone (G. Di Nardo) 12.5, 2. Always Ek 12.8, 3. Aramis Ek 12.8, 4. Adamo Dipa 12.8. Tot. 13,07 1,73 1,22 2,70 (67,18) Trio 146,95. GP Regione Campania femmine (gruppo 2, m. 80.080, m. 2100): 1. Allegra Gifont (A. Gocciadoro) 13.0, 2. Arnas Cam13.0,3.AllegraWf1­3.4,4.Alaska Gams 13.5. Tot. 3,38 1,74 2,28 5,82 (17,50) Trio 92,88. se il motore non l’avesse tradito, il pilota del Team Pramac avrebbe chiuso secondo.

La lunga parentesi andalusa ha rafforzato le quotazioni sul mercato di Bagnaia, ancora incerto sulla collocazio­ne per il 2021: pensare che in mezzo ai due litiganti “Over 30” Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo - sui quali le opinioni dello staff ducatista non sono unanimi - possa godere il terzo incopierò comodo ora è possibile, dato che Pecco ha raccolto a Jerez attestati di stima dallo stesso Dovi: «Non lo stile di guida di Bagnaia, ma guarderò la sua telemetria, perché sta interpreta­ndo bene la nostra moto, credo sia il migliore tra i ducatisti in frenata».

ALLENAMENT­O. Ora che la VR46 è vicina alla consacrazi­one definitiva del proprio percorso, con i suoi piloti che recitano da protagonis­ti in tutte le classi, viene da pensare che Valentino possa ritirarsi tranquillo, ma proprio Jerez 2 sembra aver mostrato il contrario. Un paradosso? Solo all’apparenza, perché è innegabile che la volontà di Rossi di aiutare alcuni dei giovani italiani più ricchi di talento - in passato c’erano anche Romano Fenati e Lorenzo Baldassarr­i - abbia fornito impulso a un vivaio che si era fermato, con la conseguenz­a diretta per la fascia d’età oggi tra i 27 e i 30 anni, quella della maturità agonistica. Non a caso, in ottica 2021 non ci sono italiani sotto contratto con i team ufficiali (e restano solo due posti disponibil­i tra Ducati e Aprilia).

Ma per Rossi, la Academy aveva un ulteriore obiettivo: avere “compagni di giochi” con cui allenarsi al Ranch e dai quali assorbire la freschezza data dalla giovane età. E consideran­do l’incrollabi­le volontà del nove volte campione del mondo di proseguire, anche dopo le Nozze d’Argento con il Motomondia­le, sembra proprio che anche questo obiettivo sia stato raggiunto…

La scuola di Rossi ha rilanciato il vivaio mantenendo giovane il suo fondatore

 ?? LAPRESSE ?? Valentino Rossi, 41 anni, con i “gioielli” Franco Morbidelli, 25, e Pecco Bagnaia, 23
LAPRESSE Valentino Rossi, 41 anni, con i “gioielli” Franco Morbidelli, 25, e Pecco Bagnaia, 23

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