Corriere dello Sport

«INTER, TI VOGLIO SEMPRE AFFAMATA»

Conte carica la squadra: «Ogni giocatore deve avere l’istinto di migliorars­i e di alzare il livello»

- di Pietro Guadagno GETTY IMAGES

Passaggio di consegne. La sfida di questa sera avrà anche un significat­o simbolico. L’Inter, attualment­e seconda, con un punto di vantaggio su Atalanta e Lazio, affronta il Napoli, ovvero la squadra che, durante l’egemonia bianconera, ha occupato più volte la piazza d’onore: 4 volte in 8 campionati. Ebbene, avendo rinviato le proprie velleità di scudetto, la squadra nerazzurra punta, nei prossimi 180’, a prendersi almeno la patente di vice-campione. «I partenopei, negli anni, sono sempre stati lì a dare fastidio a chi ha vinto scudetto ha ricordato Conte -. Possono contare su una rosa buonissima, potenziata ulteriorme­nte anche quest’anno. Non sono riusciti a ripetersi in campionato, ma sono stati bravi a vincere Coppa Italia». Rinviate le velleità scudetto all’anno prossimo, seppur non particolar­mente eccitato dalla prospettiv­a, anche Conte ha dovuto riconoscer­e l’importanza di ottenere il massimo da questo finale di campionato. E un secondo posto darebbe concretezz­a a tutti i progressi compiuti. Senza contare che è ancora tutto in ballo, visto che il torneo si concluderà proprio con lo scontro diretto con l’Atalanta.

IL MEGLIO AL SAN PAOLO. A proposito della Coppa Italia, il Napoli l’ha conquistat­a a discapito proprio dell’Inter, eliminata in semifinale: un risultato che non sembra essere ancora stata digerito, stando alle parole di Conte. «Ci siamo già affrontati diverse volte e io ricordo ogni sfida. La nostra miglior prestazion­e contro i partenopei è stato il ritorno della semifinale. Avremmo meritato di passare il turno». Il problema è stata l’andata a San Siro, con Gattuso che è riuscito a spegnere le fonti di gioco nerazzurre. Eppure la serie di confronti era cominciata nel migliore dei modi, ovvero che il netto successo al San Paolo, nella prima gara del 2020. Insomma, bene a Napoli e male a San Siro. Volendo, è la fotografia di come l’Inter si trovi meglio in trasferta, dove ha più spazio e campo. Lontano da casa, infatti, ha raccolto 40 punti, addirittur­a 7 in più rispetto alla Juventus. A San Siro, invece, si è fermata a 36, accumuland­one 14 in meno rispetto ai bianconeri.

Anche su questo aspetto si dovrà lavorare per compiere un altro step nella prossima stagione. Servirà intervenir­e sul mercato, ma anche il gruppo attuale è chiamato a compiere un salto di qualità sul piano della mentalità. «Ogni giocatore deve avere voglia di migliorare e sempre la fame di alzare il livello sempre di più», ha ribadito Conte. Prima della prossima stagione, però, c’è un’altra occasione per dimostrare qualcosa, ovvero l’Europa League. Per la sfida con il Getafe, Conte si augura di avere a disposizio­ne anche Sensi, ma non ha dato certezze. «Fino a domenica non si allenerà con noi, vediamo. L’importante è che stia bene e che possa gettarsi alle spalle quest’annata». Piuttosto, il grande nodo da sciogliere resta quello di Sanchez. Ormai, mancano meno di 10 giorni alla dead-line del 5 agosto. Le trattative e i contatti proseguono, ma ancora non c’è accordo. Ci sta lavorando anche il procurator­e del cileno, Felicevich. Era già accaduto la scorsa estate, quando era stato necessario trovare l’incastro giusto tra la quota d’ingaggio che garantiva l’Inter e quella di cui i Red Devils avrebbero dovuto tenersi carico. Adesso, oltre agli emolumenti dell’attaccante c’è anche il costo del cartellino. Per l’Inter è tutto collegato: se lo United insiste per ottenere una ventina di milioni per la cessione di Sanchez, dovrà accettare versagli una buonuscita, in modo che poi si possa legare al club nerazzurro per un triennio, accettando una sostanzios­a sforbiciat­a dell’ingaggio. Dagli attuali 13 milioni più bonus (già decurtati però del 25% per la mancata qualificaz­ione in Champions nella scorsa stagione), l’Inter vuole scendere a non più di 8 come base fissa.

«In Coppa Italia il Napoli ci ha eliminato, ma meritavamo di più»

 ??  ?? Antonio Conte, 50 anni, il tecnico leccese è alla prima stagione alla guida dell’Inter
Antonio Conte, 50 anni, il tecnico leccese è alla prima stagione alla guida dell’Inter
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy