Viola nel mirino il lungo dossier da Mertens a Dzeko
FIRENZE - Il primo a ribellarsi, in occasione del battesimo stagionale in campionato, contro il Napoli, fu Vincenzo Montella. «Massa dice che ha visto fallo, ma il
VAR cosa c’è a fare? Quella è simulazione di Mertens e nessuno dice nulla». Da quel giorno si sono contati almeno undici episodi a sfavore dei viola, costati almeno 9 punti. Nel “libro nero” degli errori arbitrali spiccano rigori a favore non concessi (da Pasqua, contro il Napoli; da Orsato su Milenkovic contro il Genoa; da Chiffi contro il Verona), ma soprattutto penalty assegnati contro i viola quanto meno generosi (vedi fallo su Mertens, con il Napoli; di Ceccherini su Bentancur con la Juve e il “tuffo” di Caicedo di un mese fa con la Lazio), oltre ad una gestione dei cartellini quantomeno discutibile. Di Carmine del Verona (match winner) dopo appena due minuti mette ko Pezzella (frattura dello zigomo) e non rimedia nemmeno un giallo, proprio come Tachtsidis del Lecce che stende Ribery (costretto poi all’intervento chirurgico alla caviglia), o anche De Vrij, Skriniar e Bastoni che mandano ko Chiesa con l'Inter. Nessuno ha poi dimenticato il fallo di Lukaku su Sottil, da cui è nato il raddoppio della Lazio al Franchi, così come la "deviazione" di Chiffi (nella foto) prima del rigore concesso per il fallo di Terracciano sull’attaccante Dzeko contro la Roma.