Vlahovic, è l’ora della concretezza
TRA GLI ATTACCANTI È QUELLO CHE HA PIÙ SOFFERTO LO STOP
Cutrone il suo l’ha fatto, anzi di più con 4 gol segnati e un assist; Kouame ha dato segnali confortanti considerando la lunga assenza per il grave infortunio al ginocchio, impreziosendo le partite disputate con un “quasi” gol contro il Torino e un assist sempre nella stessa gara; Vlahovic, tra gli attaccanti di ruolo che tutte le volte si contendono una maglia da titolare, è quello che più ha patito la ripartenza dopo tre mesi di stop e l’espulsione all’Olimpico ha poi contribuito a frenarne gli slanci: prova ne siano le due sole presenze dall’inizio (contro Brescia subito e Cagliari) e nessun sussulto là davanti. Per questo, se oggi toccherà di nuovo a lui, come sembra, il centravanti serbo è consapevole di dover sfruttare l’occasione al meglio.
DUSAN CI PROVA. Zero pressioni di classifica, avversario che in difesa concede spazi, motivazioni da ricercare soprattutto nella sfera personale: e Vlahovic di motivazioni ne ha da vendere, intanto per dare un senso a questa seconda fase di un campionato anomalo che più non si può, quindi per spostare le attenzioni su di sé adesso che la stagione si sta finalmente chiudendo e arriveranno i giorni dedicati alla costruzione della Fiorentina del futuro. Quel futuro di cui il classe 2000 di scuola Partizan non ha mai fatto mistero di voler farne parte, dimostrando senso d’appartenenza e attaccamento nei confronti della Fiorentina a parole e sul campo, seppur ci sia un mercato che bussa alle porte con mille incognite: Fiorentina-Bologna è il palcoscenico che Vlahovic si prende per provare a tornare ad essere protagonista come lo è stato nella fase finale della gestione Montella e in quella d’avvio di Iachini.
IN ATTESA. La rotazione stavolta l’ha privilegiato, sempre stando alle verifiche fino alla rifinitura del tardo pomeriggio di ieri (solo palestra per Ribery che però dovrebbe esserci), ma Cutrone e Kouame aspettano il loro turno ben sapendo che il discorso vale per tutti i componenti del reparto offensivo, e sempre l’ultimo appuntamento dell’Olimpico è lì a testimoniarlo: Iachini ha iniziato con la coppia Kouame-Ribery e la 2ª metà della partita se l’è giocata con Cutrone-Vlahovic. Questa è l’ora di valutazioni ad ampio raggio e ricordando che la squadra dal 22 giugno in avanti ha pagato spesso la mancanza di concretezza.
L’occasione giusta per Dusan: potrà far esplodere il suo talento col Bologna