«Perugia ci crede Tutto a Venezia»
«A Venezia per vincere». La parola d'ordine lanciata da Massimo Oddo suona proprio così. Il tonfo, incredibile ed inatteso, in casa con il Trapani, d'altronde, non lascia altre possibilità. E l'allenatore non può consentirsi altro che fare buon viso a cattiva sorte. Di sicuro la bruciante sconfitta interna (la 7ª, su 16 complessive in questa stagione) ricaccia il Perugia nel pieno della lotta per non retrocedere, dopo l'ubriacatura del successo esterno di Chiavari che molti avevano ritenuto potesse aver risolto le problematiche che la squadra si porta dietro, come una condanna, dall'inizio della stagione. Invece l'altalena delle prestazione e dei risultati si ripete. «Dopo un avvio buono - spiega Oddo, questa sorta di "crisi di rigetto" - abbiamo completamente perso lucidità di mente e di gamba. L'alto numero di gare disputate in quaranta giorni può avere influito sotto questo profilo. O forse é subentrata la paura, il timore, la frenesia...»
OCCASIONI. Tuttavia nella seconda parte della ripresa i biancorossi hanno costruito tutta una serie di possibilità per ribaltare il risultato e, magari, di chiudere, positivamente, il confronto. «In effetti - riconosce l'allenatore - il rammarico più grande é legato alle quattro-cinque occasioni che ci si sono presentate e che non abbiamo saputo trasformare...». Su tutte la palla capitata sui piedi di Nicolussi Caviglia e sparata addosso al portiere e, ancora di più, quella finita sui piedi di Kouan, che con la porta completamente spalancata, è riuscito nell'impresa - un rigore in movimento - di calciarla male e fuori. «Ora il destino ripete il tecnico - è nelle nostre mani. Dobbiamo disputare una grande prestazione in Laguna e strappare la vittoria ai veneti...». Il tecnico chiarisce anche come questo "miracolo" - così si presenta il successo esterno, visti i precedenti ed il comportamento della squadra in questa stagione - potrebbe verificarsi.
RESETTARE. «Dobbiamo cancellare, resettare, tutto, sia a lungo, sia a breve termine. Anche quello che é successo contro il Taranto. Senza pensare, dunque, al passato. Dare tutto quello che abbiamo dentro. Considerare questa partita per quello che é: una finale, a tutti gli effetti». Per questa giornata campale, oltre all'infortunato Di Chiara, Oddo non potrà contare né su Rosi, né su Gyombér. In pratica dovrà ripresentare una difesa inedita, dando spazio accanto ad Angella, a Rajkovic o a Sgarbi. Poi il problema relativo al centrocampo che si è rivelato il ventre molle della formazione. Senza contare l'involuzione di Pietro Iemmello che, contro i siciliani, é parso, ancora una volta, la controfigura di se stesso.
PROBABILITA’. Osservatori e tifosi si dedicano in queste ore alla matematica ed alla statistica, per individuare su quante e su quali alternative possa contare la squadra biancorossa per salvarsi o per disputare, con un minimo di vantaggio, il play out. Ma il compito essenziale sarebbe quello di lavorare sul cervello e sui cuori dei calciatori per tentare di motivarli. E già, comunque vada, si annuncia la stagione dei processi, nella quale l'imputato principale é da tempo nel mirino: la società, priva di strategia progettuale, se non quella delle plusvalenze.