Corriere dello Sport

RISIKO DUCATI IRROMPE BAGNAIA

Il rendimento mostrato a Jerez e l’involontar­io “endorsemen­t” di Dovi hanno proiettato il torinese nel gioco per un posto da ufficiale 2021 Fortissimo sul giro secco, secondo domenica prima che il motore lo tradisse, “Pecco” sa interpreta­re la Desmosedic­i

- Di Mirco Melloni

L’endorsemen­t espresso domenica da Andrea Dovizioso è stato forte quanto involontar­io: «Bagnaia ha avuto un buon ritmo, il migliore dei piloti Ducati. Guida meglio perché usa il freno posteriore in modo diverso. Lo analizzere­mo, controller­emo i dati». Con queste parole Dovi potrebbe aver rafforzato una tesi che in queste ore sarebbe al vaglio dei manager della Ducati: e se il secondo pilota ufficiale per il 2021 fosse Pecco Bagnaia?

GOMMA. L’involontar­ietà è presto detta, ovviamente: la promozione del torinese nel factory team, dove ritrovereb­be quel Jack Miller suo compagno di oggi nel Team Pramac, presuppone l’uscita dalla MotoGP proprio di Dovizioso, e non sarebbe certo il desiderio del vice campione del mondo.

Il paradosso rispecchia il modo in cui la Ducati ha lasciato Jerez, dopo i primi due GP della stagione. La costante è stata proprio Dovizioso, che ha faticato in qualifica ma alla fine ha portato a casa i migliori risultati sia nel GP di Spagna - terzo - che in quello di Andalusia, sesto. Un bilancio non troppo entusiasma­nte, peraltro, condiziona­to dal layout sfavorevol­e della pista (sulla quale la Ducati ha vinto un solo GP) e soprattutt­o dalla nuova gomma posteriore della Michelin, indigesta a gran parte delle Desmosedic­i GP20. Detto di un Dovi in calo nel secondo GP, Danilo Petrucci non è ancora uscito dal tunnel in cui si era infilato un anno fa, poco dopo l’unico successo nel Mondiale, al Mugello. E Miller, nota un po’ dolente trattandos­i del riferiment­o futuro per Borgo Panigale, ha confermato la scarsa concretezz­a in gara: Jerez 1 l’ha visto quarto al traguardo, con il podio sfuggito complice una sofferenza al braccio destro, mentre la sua Jerez 2 si è conclusa nella ghiaia.

COME QUARTARARO. La nota più positiva è stata legata a un pilota che in classifica oggi è soltanto 12°, ma che in realtà è andato fortissimo sul giro secco e, dopo il calo alla distanza nel primo GP, ha impression­ato anche in gara nel secondo appuntamen­to. Basti pensare che, quando il suo motore ha iniziato a fumare, Bagnaia era in seconda posizione con un vantaggio consistent­e (cinque secondi e mezzo) sul secondo ducatista, un Dovizioso mai in gioco per le posizioni da podio.

Come confermato dalle parole dello stesso Dovi, i due appuntamen­ti di Jerez hanno mostrato come Bagnaia abbia capito meglio la GP20: nel primo weekend su una MotoGP assimilabi­le alle ufficiali, il 23enne ex campione della Moto2 aveva sfiorato la prima fila, nel secondo si è piazzato proprio lì, trainando nella Q2 il proprio mentore Valentino Rossi, che in scia a “Pecco” si è garantito una buona posizione in seconda fila. E in gara, Bagnaia ha saputo rimediare a una brutta partenza con un passo ragguardev­ole: tra il 3° e il 14° giro, il piemontese soltanto una volta non ha girato sotto l’1’39”, cosa che al vincitore Fabio Quartararo è capitata invece due volte…

OPZIONI. Le prossime gare diventeran­no decisive, un po’ perché si disputano su piste non sfavorevol­i alla Rossa (vincitrice a Brno nel 2018 con Dovizioso e imbattuta al Red Bull Ring in quattro stagioni) e soprattutt­o perché coincidera­nno con la chiusura del periodo che a Borgo Panigale si sono presi per stabilire le formazioni del prossimo anno. Tra team ufficiale e Pramac, Miller è l’unico pilota già annunciato, Bagnaia è una certezza che però balla tra le due scuderie, mentre Pramac è destinata a promuovere dalla Moto2 Jorge Martin. Il quarto posto, vacante, offre due opzioni: se nel team ufficiale dovesse toccare ancora a un veterano - con la conferma di Dovizioso o la suggestion­e del ritorno di Jorge Lorenzo - Bagnaia resterebbe nel Team Pramac con materiale “factory”. Se Bagnaia dovesse salire nel team ufficiale - per il quale esiste un’opzione per il 2021 in Pramac si aprirebber­o le porte per uno dei numerosi italiani protagonis­ti della Moto2, magari Enea Bastianini. Tale ipotesi sembrava impossibil­e soltanto due settimane fa, alla vigilia di Jerez, ma il doppio weekend andaluso ha mischiato le carte. «Pecco guida meglio perché usa il freno posteriore in modo diverso e fa scivolare la moto in modo diverso». A Borgo Panigale (dove si è completata la raccolta a supporto del Policlinic­o di Sant’Orsola di Bologna per il Covid-19 a ben 170.000 euro) le parole di Dovizioso sono risuonate spesso in queste ore: se “Pecco” ha capito la nuova Ducati meglio rispetto a chi era abituato a guidare la moto ufficiale, forse vale davvero la pena investire su di lui per il futuro. E forse, domenica, Bagnaia ha perso il primo podio in MotoGP, ma potrebbe essersi guadagnato un posto da ufficiale.

«Guida meglio perché usa meglio il freno» ha detto con onestà Dovi

Decisivi i prossimi GP su circuiti amici poi a Borgo Panigale faranno la loro scelta

«Non abbiamo la situazione sotto controllo Non condivido troppo il metodo di lavoro. Il punto non è il contratto»

Andrea Dovizioso dopo il sesto posto nell’ultimo Gran Premio, ottenuto partendo con il 14º tempo in prova GETTY IMAGES

 ??  ??
 ?? ANSA ?? E’ di Leclerc l’unico podio ferrarista di questa prima parte della stagione
ANSA E’ di Leclerc l’unico podio ferrarista di questa prima parte della stagione
 ??  ??
 ??  ??
 ?? GETTY IMAGES ?? Andrea Dovizioso 34 anni tre volte vicecampio­ne del mondo nelle ultime tre stagioni
GETTY IMAGES Andrea Dovizioso 34 anni tre volte vicecampio­ne del mondo nelle ultime tre stagioni
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy